Salerno, cantiere piazza Cavour: si comincia dal rendere libere le strade

Commissione trasparenza al Comune di Salerno con Luciano capostaff del sindaco

Il cantiere di piazza cavour
Il cantiere di piazza cavour
di Brigida Vicinanza
Giovedì 25 Aprile 2024, 06:25 - Ultimo agg. 08:54
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Piazza Cavour rimane al centro. La questione del cantiere fermo sulle strade nevralgiche del cuore della città di Salerno continua a tenere banco e a impegnare le giornate dell’amministrazione comunale dell’ente di via Roma. Se da un lato l’impegno del Comune e dei settori incaricati è quello di riaprire quanto prima le strade laterali all’area chiusa di fronte palazzo Sant’Agostino, dall’altro c’è il settore avvocatura che continua - tra carte, ricorsi e udienze in programma - ad andare avanti verso l’obiettivo: restituire alla cittadinanza piazza Cavour dopo lo stop ai lavori per la realizzazione dei box ad opera della Parking Cavour Salerno e la conseguente risoluzione della concessione dell’area con quest’ultima. Questione finita sotto la lente di ingrandimento ma soprattutto nelle aule di tribunale.

Dopo il ricorso al Tar - infatti - della Pcs contro la decisione di palazzo di città di “riprendersi” il suolo pubblico dove erano stati effettuati soltanto i lavori di sottoservizi, il tribunale amministrativo ha dichiarato l’inammissibilità dell’atto e ha passato la palla al tribunale ordinario pur dando “ragione” all’ente comunale che adesso potrà almeno rientrare in possesso dell’isola di fronte alla Provincia ma soltanto per ripristinare la viabilità da anni interdetta.

Per questo, con molta probabilità, entro fine settimana i tecnici del settore mobilità proveranno a capire il da farsi cominciando ad operare per “pulire” attorno alla zona interessata e provvedere poi alla nuova copertura d’asfalto. La viabilità - come in passato - potrebbe essere ripristinata già a maggio.

Al netto di tempistiche poco certe però da palazzo Guerra, l’impegno per restituire l’area ai salernitani da parte degli amministratori è massimo: dal sindaco e dall’assessore all’urbanistica Dario Loffredo, a quello alla mobilità Rocco Galdi, passando per il capostaff Vincenzo Luciano finanche ai consiglieri di maggioranza e opposizione. A tal proposito, proprio ieri, in commissione trasparenza guidata da Antonio Cammarota c’è stata l’audizione di Luciano sul caso. Il punto all’ordine del giorno ha toccato proprio la questione che tiene banco in queste settimane: la vicenda giudiziaria in primis, la riapertura delle strade dopo, fino alla “liberazione” del lungomare cittadino dal cantiere. A masticare la materia e a farsi spazio in quella che è la complicata giurisprudenza con i consiglieri comunali, il presidente della commissione insieme al capostaff.

Sul calendario più date segnate in rosso e tutte vanno verso l’estate: a giugno potrebbero esserci spiragli di luce per quanto riguarda l’area sul lungomare, su cui la ditta non ha mai operato. Poi potrebbero esserci novità dal punto di vista giudiziario ed economico: sulle casse dell’ente pende un decreto ingiuntivo dopo la richiesta di risarcimento della Pcs di oltre 3 milioni di euro. Stando a quanto confermato proprio dal capostaff, il Comune si sarebbe già opposto richiedendo invece un risarcimento a sua volta pari a 4 milioni di euro.

«Abbiamo scelto di sentire lui sulla questione per privilegiare l’operatività e interpellare la massima espressione amministrativa della città, essendo il capostaff del sindaco. Le strade laterali torneranno in possesso del Comune, l’area interna probabilmente porterà uno strascico giudiziario - sottolinea Cammarota - perché sottoposta ad accertamento tecnico preventivo.

L’area che insiste sul lungomare invece è legata all’aspetto delle concessioni demaniali non pagate dalla Pcs, praticamente solo occupata e su cui non si è operato. Questa è una buona notizia perché in quel punto c’è una strozzatura evidente. Sono soddisfatto perché il concetto che avevo proposto 2 mesi fa si è materializzato. Terremo alta l’attenzione, soprattutto sulle vicende giudiziarie rimaste in piedi con i tempi di attesa conseguenti».

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