Attraversa l'Africa correndo per 352 giorni, Russ Cook come Forrest Gump

Cook ha deciso di correre per beneficenza: grazie all’esposizione sui social, Project Africa ha già raccolto 800 mila euro ed è lanciato verso il milione

Attraversa l'Africa correndo in 352, Russ Cook come Forrest Gump: «Ora me ne vado aff*****o»
Attraversa l'Africa correndo in 352, Russ Cook come Forrest Gump: «Ora me ne vado aff*****o»
Lunedì 8 Aprile 2024, 10:08
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Forrest Gump ha un degno erede. Russ Cook ha emulato l'impresa del personaggio interpretato da Tom Hanks: il 27enne è appena diventato il primo uomo ad attraversare tutta l’Africa di corsa, dal punto più a Sud a quello più a Nord, in 352 giorni e quasi altrettante ultramaratone. Britannico, dal fisico snello, folta braba rossa e un cappello proprio come quello che indossava il personggio interpretato da Tom Hanks. Il soprannome di Cook rappresenta la sua essenza: «The Hardest Geezer» (il più tosto di tutti). 

Ha attraversato 16 Paesi e percorso 16.250 chilometri in 352 giorni. Nonostante il ritardo, doveva impiegarci 240 giorn isecondo i piani inizali, ad attendere l'uomo c'è stata una grande folla seguita dalla stampa. Alcuni di loro hanno persino corso insieme al runner gli ultimi 44 chilometri. Un' impresa epica per Cook è partito lo scorso aprile a Capo Agulhas, il punto più a Sud del Sudafrica, e si è concluso domenica in quello più a nord della Tunisia, nel mare di Ras Angela. 
 

 

Un viaggio fuori dall'ordinario

Un viaggio non semplice, bisogna prevenire tutto. Prima di partire si era tatuato il numero di passaporto sul polso: «Giusto nel caso mi rapiscano». E così è stato: in Congo è stato caricato su una moto da due locali e dopo sette ore di guida si è trovato in un villaggio. il capo tribù ha deciso che la troupe poteva tornare a prenderlo, portando giusto un po’ di soldi per la comunità: ha rischiato di  «essere fatto a pezzi costola per costola e mangiato», ma alla fine il capo.

Dopo aver attraversato Sudafrica e Namibia in 50 giorni ha incontrato la sua prima difficoltà: una rapina a mano armata in Angola a un posto di blocco che ha interessato anche la sua squadra di supporto.

Spariti passaporti, soldi, macchine fotografiche, video e cellulari.

In Nigeria ha iniziato ad accusare un forte mal di schiena e le sue urine erano macchiate di sangue. Ha dovuto quindi ridurre l’intensità della corsa e riposarsi per qualche giorno di più. Ma il problema più grande era di ordine burocratico e l’ha incontrato al confine tra Mauritania e Algeria. Un appello su X, seguito da 11 milioni di persone, il sostegno di Elon Musk e di deputati britannici hanno consentito di superare l’ultimo ostacolo e ottenere un visto temporaneo. 

La corsa per beneficenza

Cook ha deciso di correre per beneficenza: grazie all’esposizione sui social, Project Africa ha già raccolto 800 mila euro ed è lanciato verso il milione, tutti devoluti a favore dei rifugiati africani nel Regno Unito e di un’associazione che attraverso la corsa aiuta senzatetto e persone in gravi difficoltà. Alla sostenibilità economica della sua impresa ci hanno pensato gli sponsor e una raccolta fondi su Patreon. L’unico piano di aiuto andato invenduto è quello da 10 mila euro, che fra i benefit per il finanziatore includeva un aggiornamento mensile sulla salute dei suoi piedi con allegate prove fotografiche.

Fine dei giochi, «Ora me ne vado aff*****o»

Mano alzata alla tempia a favore dei fotografi. Un viso tirato. «Sono un po’ stanco», ha detto alla tv britannica appena uscito dall’acqua marina, dov’era andato a cercare ristoro appena varcato il punto d’arrivo. «Ora me ne vado aff*****o», ha aggiunto. Poi è uscito dall'inquadratura alla Truman Show. Sicuri che abbiamo visto Forrrest Gump?

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