Touch Rugby, un successo nell'ex Base Nato di Bagnoli

Spettacolare la cornice del Gls Villaggio del Rugby con vista Capri

Tutte le squadre intervenute alla manifestazione
Tutte le squadre intervenute alla manifestazione
di Diego Scarpitti
Sabato 4 Maggio 2024, 22:14
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Inclusione e divertimento. Alla vigilia dell’ultima giornata di Serie A contro Firenze, che vedrà impegnati capitan Alessandro Quarto e compagni domani pomeriggio tra le mura amiche (ore 15.30), il Gls Villaggio del Rugby ha aperto le sue porte alla seconda edizione di una manifestazione che si sta facendo largo non solo tra gli addetti ai lavori, coinvolgendo un numero sempre più crescente di appassionati e praticanti. Il rugby touch è uno sport che da qualche anno è sbarcato all'ombra del Vesuvio grazie ai pionieri dell’ANT, l’Amatori Napoli Touch, team appartenente alla galassia dell’Amatori Napoli Rugby.

New entry. Da qui valori e comunanza del rugby, senza la durezza dello scontro fisico, tipica del gioco con la palla ovale. Una disciplina per tutti, dai 12 ai 99 anni secondo la Fir, perfetta per promuovere i principi alla base del rugby: basta avere voglia di correre e stare insieme. In Campania non esiste un campionato di touch, così gli ANT hanno iniziato a frequentare le competizioni nel Lazio, riuscendo nel marzo 2023 a ospitare nell’ex Base Nato di Bagnoli una tappa del circuito laziale. 

 

Grandi numeri. Nello scenario unico del campo con vista Capri si è svolta la seconda edizione con 120 atleti suddivisi in 12 squadre, appartenenti a 8 società sportive, per un totale di 38 incontri. Alle laziali Cus Tor Vergata, Ciampino, Us Roma, Anzio, Wild Heels, Pulci e Ladispoli, si sono aggiunte 5 squadre dell’Amatori Napoli Rugby: il team al femminile delle Nesis, la Cadetta, le vecchie glorie e due formazioni degli ANT, la Blu e la Rossa, con quest’ultima che si è piazzata sul podio alle spalle del Ciampino e del fortissimo Cus Tor Vergata, primo classificato.

Cuore e passione. «Siamo molto soddisfatti per la riuscita del torneo. Coniugare sport, festa e inclusione è il nostro mantra», racconta entusiasta Marco Farina, capitano dell’Amatori Napoli Touch. «Siamo anche soddisfatti del risultato sportivo: un terzo e un quinto posto sono motivo d’orgoglio. Aver dovuto dividere la nostra squadra in due formazioni non ci ha facilitato», osserva. «Il rugby touch è una disciplina divertente e inclusiva. Certo, organizzarla nella nostra struttura con i nostri colori e scenari rende tutto ancora più bello e suggestivo», conclude il referente rugby touch della Fir Campania.

In campo non sono mancati agonismo e fair play, -ingredienti che vanno a braccetto nel mondo della palla ovale-, ma le squadre hanno regalato anche giocate spettacolari, tra tuffi in meta e corse a perdifiato in un contesto che ha già ospitato le Universiadi 2019, il Five Nations e per due volte la Francia campione del mondo under 20

Memorabile il terzo tempo organizzato dagli ANT tra musica, piatti della tradizione partenopea e succulenti sorprese per gli ospiti del Lazio, così come la premiazione in stile olimpico per i campioni: perché l’ospitalità, tratto distintivo del rugby, non può che risultare speciale in salsa napoletana.

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