Il 17enne di Pagani sottoposto a misura cautelare per aver partecipato a delle chat Telegram nelle quali si inneggiava all’odio razziale, è stato sentito ieri dal gip del tribunale di Minori di Salerno.
È stato accompagnato dal suo legale, l’avvocato Rino Carrara, ed ha chiarito la propria posizione, spiegando i meccanismi attraverso i quali era stato adescato quando era solo un ragazzino di 14 anni. Ha ammesso e riconosciuto gli errori commessi a causa della sua ingenuità. Ed ha ammesso che sarebbero voluto uscire dal gruppo troppo estremista ma che stava aspettando il momento giusto per farlo. Si è mostrato pentito ed amareggiato per quello che ha scritto nella chat. Ora spera nella clemenza dei giudici per poter tornare alla sua vita normale e, soprattutto, a poter tornare a fare sport a livello agonistico come prima.
Ricordiamo che le indagini della polizia postale e della Digos, in collaborazione con agenzie nazionale ed europee, sono partite proprio da una chat di Telegram ma il reclutamento, secondo quanto appurato dai poliziotti. avviene su piattaforme diverse tramite invito a contattare gli amministratori o un “bot” (profilo di identificazione automatizzato) per prendere visione dei requisiti richiesti per l’adesione e del regolamento del gruppo; sul piano tecnico-operativo la Sturmjager Division - che si definisce «cyber reggimento della nuova Wehrmacht per la conservazione della razza bianca» - si compone di un insieme di sottocanali ai quali l’utente accede tramite il canale link, che indirizza gli utenti in base alla tipologia di contenuti ricercati.
Il sottocanale Media consente l’accesso ad immagini e video e il sottocanale chat, accessibile solo su invito personale, consente ai membri ammessi (ne sono stati individuati 230) di confrontarsi, in lingua inglese, sulle loro ideologie.
Con queste modalità il ragazzo di Pagani era riuscito ad accedere con un nickname dichiarandosi «patriota italiano e nazionalista, antisemita e anticomunista». Poi, essendo tutte le conversazioni in inglese, è passato a Nova Italia che conta 79 affiliati ed è collegato al Partito Socialista Nazionale al fine di «unire i gruppi nazionalisti per combattere insieme il nemico” con “disciplina, educazione e rispetto reciproco».