Lo sgarbo ad una ragazza, poi la lite in un bar. Infine il raid armato per punirlo. O forse per ucciderlo. Sono gli elementi alla base di una richiesta di giudizio immediato per quattro persone, accusate in concorso di tentato omicidio. I fatti risalgono al 18 giugno scorso, a Pagani. Sotto processo i fratelli Martin e Alessio Santaniello, Mike De Prisco e Aniello D’Auria. Tutto si consumò tra Corbara e Pagani, nei giorni precedenti e poi nella data individuata dagli inquirenti, dopo un’indagine condotta dal pm di Nocera Inferiore, Anna Chiara Fasano.
Secondo quanto raccolto dai carabinieri di Pagani, la genesi dell’inchiesta maturò da una «scortesia» nei riguardi di una ragazza da parte di una persona, che diede poi il via ad una serie di eventi culminati con la gambizzazione di un imbianchino, colpevole di aver difeso l’amico.
Nel pomeriggio, la stessa vittima fu raggiunta in casa dai quattro indagati. A sparare - secondo le indagini - fu De Prisco, accusato di aver esploso almeno quattro colpi con una calibro 7,65. La vittima fu ferita al ginocchio, poi riuscì a girarsi di spalle, evitando di essere nuovamente colpito, fino alla fuga.