Napoli ricorda Adam Jendoubi. E lo fa oggi, 29 gennaio, attraverso una fiaccolata che percorrerà la città da piazza san Domenico fino a piazza Dante. Tante le persone che si sono date appuntamento a san Domenico alle 18:30 per salutare il giovane artista morto prematuramente. Diverse centinaia di giovani, adulti, ammiratori, si sono riuniti grazie anche all’incredibile tam-tam sui social.
L’attore e modello si è spento improvvisamente la notte tra il 9 e il 10 gennaio scorso al “San Leonardo” di Castellammare di Stabia, dopo nove giorni di coma. Adam era stato colto da un malore il 1° gennaio. Trasportato in stato di incoscienza e in arresto cardiaco in ospedale, c’è stato nulla da fare.
Durante i nove giorni nel reparto di rianimazione il suo corpo ha subito un danno celebrale irreversibile. In seguito all’autorizzazione dei genitori, e rispettando la volontà del giovane, i suoi organi sono stati donati per salvare altre vite.
Il suo cuore è stato assegnato a Bari, i polmoni andranno in Sicilia e il fegato salverà la vita a una terza persona, un paziente dell’Umberto I di Roma. Le cornee, prelevate dagli oculisti del nosocomio stabiese, sono state consegnate alla Banca Regionale della Campania.
Adam Jendoubi era noto al grande pubblico per essere stato protagonista dei video del cantante Liberato e parte del casto del film “La paranza dei bambini”. Subito in seguito alla notizia del suo decesso il popolo del web aveva chiesto a gran voce di poter ricordare pubblicamente il giovanissimo attore.
Così, il fratello di Adam, Habib, insieme ai suoi famigliari e agli amici più intimi ha organizzato la fiaccolata di oggi. Un tripudio di vita per ricordare un ragazzo di Forcella che era riuscito a realizzare i suoi sogni. Un esempio pulito e bello per tanti. E a testimonianza di ciò i tanti ricordi delle persone accorse per dirgli addio.
La fiaccolata è partita da piazza san Domenico Maggiore. Il lungo e silenzioso corte si è diretto verso via Benedetto Croce. Da lì è stata presa via san Sebastiano. Superata Port’Alba la fiaccolata si è raccolta alle spalle della statua di Dante.
Sono state quindi accese delle lampade volanti che hanno attraversato il cielo. La fiaccolata è finita intorno alle 19:30, dopo alcuni pensieri detti dai più intimi del giovane attore e modello.
«Penso che sappiano tutti quanto sia importante ricordare mio fratello. – dichiara Habib Jendoubi, fratello di Adam – Ma non perché era mio fratello. È importante ricordarlo per l’esempio che ha dato, a tutti i ragazzi che sono qui oggi. Un esempio positivo, da immigrato, da straniero. Come lui, tutti noi possiamo riuscire a esaudire tutti i nostri sogni. Volere è potere. A ventitré anni ha lasciato tutto questo, tutte queste persone che sono qui stasera per ricordarlo. E se ha lasciato tutto questo alla sua età, se avessi vissuto altri venti anni cosa avrebbe lasciato?».
«Adam e il fratello erano un mondo a parte. – commenta Antonio Stefanelli, professore di Adam e Habib – Per questo che è successo io penso che Adam era uno che ce l’aveva fatta. Si era evoluto dalla sua situazione di partenza. Lui era estraneo, non beveva, non fumava. Era un mondo a parte. Adam ha stupito, ma relativamente. Tutti ci aspettavamo grandi cose da lui. E ci è riuscito. Ha affrontato tutto con forza, studiando, lavorando. Non si è mai spaventato, era un mostro di coraggio».