Napoli, amianto nella discarica di Barra: immediata bonifica e presidio della polizia

Il Comune accelera sul recupero del terreno di via Mastellone

La discarica
La discarica
di Alessandro Bottone
Venerdì 10 Maggio 2024, 18:45
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Corsa contro il tempo per rimuovere l'amianto abbandonato nell'ex campo Rom di Barra, nella zona orientale di Napoli. Il materiale pericoloso è stato ritrovato tra i cumuli abbandonati nel terreno di via Mastellone che, sgomberato nel 2021 dopo un grosso incendio, è stato interessato da altri pesanti roghi anche in seguito. In attesa della vera e propria bonifica della maxi-discarica a cielo aperto il Comune corre ai ripari per evitare ricadute sulla salute dei cittadini.

La decisione arriva dopo le riunioni in prefettura in cui si è discusso del notevole stato di degrado del fondo di proprietà comunale. Palazzo San Giacomo deve muoversi con urgenza «quanto meno per la rimozione dell'amianto» dal sito che è stato sequestrato dall'autorità giudiziaria per violazione delle norme in materia ambientale. «Nella convalida e decreto di sequestro preventivo del GIP il sindaco è già onerato, tra l'altro, a procedere allo smaltimento dei rifiuti, fermo restando la previa necessaria interlocuzione con la procura», si legge nella delibera approvata dalla giunta guidata da Gaetano Manfredi e nata su proposta dell'assessore alla salute Vincenzo Santagada.

Per recuperare e smaltire tutti i materiali scaricati nell’ex campo nomadi sono necessari almeno cinque milioni di euro: si tratta soltanto di una stima perché il costo effettivo dipende dalla quantità e dalla qualità dei cumuli.

Dunque, si parte dall’amianto - passo obbligato per l’ente di piazza Municipio - e le operazioni sono affidate all’Asìa Napoli. L’attività è indispensabile per «consentire ulteriori indagini da parte dei soggetti preposti e per scongiurarsi il ripetersi di incendi, a tutela della pubblica incolumità e della salute».

«Si inizierà con lo smaltimento dei rifiuti speciali, nei primi dieci giorni di giugno in modo da consentire l'intervento dei vigili del fuoco in caso di incendi. In seguito si procederà allo smaltimento di tutti i rifiuti» ha assicurato l'assessore Vincenzo Santagada nel corso della commissione comunale con delega all'ambiente svoltasi oggi. Alla stessa ha preso parte anche l'assessore alla sicurezza Antonio De Iesu: «Si tratta del primo atto della bonifica di via Mastellone, importante perché limita il problema delle fumarole».

L'ulteriore novità per l’area riguarda, oltre alla futura installazione di occhi elettronici, l'arrivo di una postazione fissa della polizia municipale per contrastare lo sversamento abusivo che non si è mai arrestato nonostante le denunce di residenti e comitati preoccuparti per roghi e "fumarole”. Intanto dalla giunta annunciano soluzioni per impedire ai delinquenti di raggiungere la maxi-discarica e di scaricare materiale di ogni genere.

Le ulteriori fasi di recupero potrebbero concretizzarsi quali misure compensative alla costruzione dell'impianto di compostaggio che sorgerà nell'adiacente quartiere di Ponticelli. Come raccontato da Il Mattino, infatti, il sito è stato formalmente aggiunto agli spazi da rinaturalizzare. Un primo passo per affrontare la grave situazione ambientale, una delle tante nei quartieri di Napoli Est.

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