Vico Equense Città Creativa del Gusto Unesco. Un sogno che pian piano, con il passo giusto, potrà diventare realtà. Con una delibera di giunta è stato approvato il protocollo d’intesa per la candidatura del Comune che apre le porte della penisola sorrentina.
A candidarsi non è solo una città, ma una comunità diffusa e coesa negli intenti, di luoghi e persone che, nei secoli, hanno saputo custodire e voluto tramandare patrimoni materiali e immateriali, incanti paesaggistici ed eccellenze enogastronomiche di livello assoluto.
La Pizza al Metro, il Provolone del Monaco, l’arte casearia, il vino, l’olio di oliva, le noci, le castagne, i limoni: sono solo alcuni dei prodotti riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo e che attendono il giusto riconoscimento a livello mondiale.
Un progetto sostenuto non solo dalle eccellenze enogastronomiche del territorio, ma anche dagli chef stellati di Vico Equense, riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo, come Antonino Cannavacciuolo, Gennaro Esposito e Peppe Guida.
L’annuncio della candidatura è arrivato a Milano, in occasione della presentazione del ventennale di «Festa a Vico», l’evento che ogni anno attrae migliaia di persone a Vico Equense, frutto di una intuizione geniale dello chef Gennaro Esposito.
Esistono solo tre città italiane inserite nell’elenco delle Città Creative del Gusto Unesco: Alba, Bergamo e Parma. Ed ora è stato apposto il nuovo tassello per la realizzazione del sogno di portare il riconoscimento in penisola sorrentina.
«Vico Equense è da sempre patria dell’enogastronomia – ha spiegato il sindaco Peppe Aiello -. Un progetto ambizioso, certo, ma che poggia su basi solide, incarnate dalle nostre eccellenze e da una tradizione enogastronomica unica al mondo. Abbiamo un’occasione straordinaria di fare della creatività e dell’enogastronomia il centro del piano di sviluppo del territorio, puntando con ancora più forza verso un turismo di qualità. Vico Equense da questo punto di vista ha tutto: cultura, gastronomia e paesaggi. Se continuiamo a valorizzare le nostre eccellenze, che ci invidia tutto il mondo, riusciremo a raggiungere l’obiettivo a cui stiamo puntando dall’inizio della consiliatura: essere nell’olimpo del Gusto».