Alla vigilia della World Relays nelle Bahamas ha parlato Marcell Jacobs, una delle star della conferenza stampa ufficiale di Nassau. «Siamo concentrati, vogliamo qualificare la staffetta. È l’anno olimpico e sto facendo di tutto per tornare più forte di prima. Nessuna pressione per Parigi. Siamo i campioni olimpici e siamo concentrati su questa gara, vogliamo qualificarci per Parigi».
Le parole di Jacobs prima della gara alle Bahamas
Alla vigilia della prima giornata a che mette in palio i primi 8 posti per le Olimpiadi, in ognuna delle cinque staffette (4x100 uomini e donne, 4x400 uomini, donne, mista). Lo sprinter campione olimpico dei 100 e della 4x100 si è raccontato: «Ho avuto tanti infortuni negli ultimi anni e ho deciso di cambiare tutto. È l’anno olimpico e sto provando a fare di tutto per tornare più forte di prima. Non posso rivelare troppi dettagli del mio allenamento. Ho imparato che negli Usa si lavora tanto, soprattutto sulla potenza.
Jacobs ha proseguito: «Parigi dopo i due ori di Tokyo? Non sento pressione, soltanto motivazioni per vincere ancora, anche se so che non sarà facile… ora Noah ‘is the man!’» dice strizzando l’occhio a Noah Lyles, tra i protagonisti della conferenza stampa insieme all’olandese Lieke Klaver, alla britannica Imani Lansiquot e al francese Téo Andant, sotto il sole di Nassau. «Che posto incredibile le Bahamas! Ci tornerò al 100% per le vacanze con mia moglie e i miei figli». Con il doppio trionfo olimpico in Giappone, Jacobs è entrato tra i miti dello sprint mondiale: «È stato molto divertente essere tra i protagonisti della serie Netflix sulla velocità. È una grande opportunità per me e per il nostro sport, per far capire che abbiamo una vita oltre la pista, ed è importante che le persone capiscano come lavoriamo. Non vedo l’ora che escano i primi episodi».
Dopo la staffetta a Nassau ci saranno tanti impegni ad attendere lo sprinter azzurro: «La prima gara al rientro in Italia il 18 maggio a Roma, poi il 28 maggio a Ostrava e a seguire una tappa di Diamond League tra Oslo e Stoccolma. Per essere pronto agli Europei di Roma!».