Tenerife, gli abitanti contro i turisti: «Tornino a casa». E spunta l'ipotesi di una “eco-tassa” per i danni ambientali

Nella soleggiata meta, amata in tutta Europa e cara soprattutto agli inglesi, i vacanzieri potrebbero non essere più benvenuti

Tenerife, gli abitanti contro i turisti: «Tornino a casa». E spunta l'ipotesi di una “eco-tassa” per i danni ambientali
Tenerife, gli abitanti contro i turisti: «Tornino a casa». E spunta l'ipotesi di una “eco-tassa” per i danni ambientali
Sabato 16 Dicembre 2023, 18:24 - Ultimo agg. 18 Dicembre, 07:10
3 Minuti di Lettura

«I turisti tornino a casa» è questo il popolare slogan che campeggia sui graffiti nell’isola di Tenerife, nelle Isole Canarie, dove la gente del posto si è ribellata ai vacanzieri. Un cartello mostrato anche in una delle spiagge più belle dell'isola, la Tejta, Così nella soleggiata meta, amata in tutta Europa e cara soprattutto agli inglesi, i vacanzieri potrebbero non essere più benvenuti. A opporsi è la gente del luogo.  Nell'isola c'è un problema di liquami, lunghi ingorghi stradali e danni ambientali, sostengono gli abitanti, dovuti, soprattutto, alla costruzione di nuovi complessi alberghieri lungo le famose spiagge del sud.  Nell’ambito della gestione dell’impatto ambientale, il ministero del Turismo e dell’Occupazione delle Isole Canarie ha preso parte alla COP28 di Dubai, unica destinazione turistica spagnola a farlo. Alla conferenza, il governo ha delineato una tabella di marcia per ridurre la propria emmissione di carbonio. Un progetto che prevede un “Viaje a la descarbonización” (Viaggio verso la decarbonizzazione), strumento digitale gratuito per le imprese turistiche per misurare e ridurre le proprie emissioni.

E José Juan Lorenzo, delegato del Turismo de Islas Canarias, ha dichiarato alla conferenza: «Siamo stati pionieri nell’adottare gli obiettivi e gli impegni stabiliti a Glasgow, che punta a Net Zero entro il 2050.

Forniamo inoltre gli strumenti necessari per sostenere l’industria del turismo delle Canarie e promuovere gli obiettivi della Dichiarazione tra i professionisti, i turisti e i residenti dell’arcipelago». Secondo le statistiche nel 2022, oltre 5,8 milioni di turisti sono andati a Tenerife. Quasi tre milioni di questi provengono da fuori della Spagna.

LE PROTESTE

Il problema centrale riguarda gli spazi naturali dell’isola, che vengono distrutti dal “turismo di massa”, ha detto un portavoce dei manifestanti che chiedevano uno stop temporaneo al turismo. Il movimento doi residenti chiede ai funzionari di sfruttare la pausa per ridurre il numero di visitatori che arrivano  sull'isola. I manifestanti vorrebbero imporre anche una “eco-tassa” per i turisti, che verrebbe utilizzata per finanziare gli sforzi di conservazione.  Anche le seconde case sono un punto di contesa per gli attivisti, perché secondo loro sono “insostenibili”. Ma Tenerife non è l’unico luogo delle Isole Canarie a trovarsi alle prese con il turismo. Lanzarote ha recentemente sconvolto i visitatori quando hanno annunciato che l'isola avrebbe spostato la sua attenzione dal mercato di massa al turismo di qualità, mentre anche Barcellona ha visto crescenti proteste contro il numero di persone che visitano la città.

© RIPRODUZIONE RISERVATA