Soldi falsi per pagare pensioni alle Poste: indagini sulla truffa

Le analisi presso l'ufficio postale di Sperone

Soldi falsi per pagare pensioni alle Poste: indagini sulla truffa
Soldi falsi per pagare pensioni alle Poste: indagini sulla truffa
di Katiuscia Guarino
Venerdì 10 Maggio 2024, 09:56
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Pensioni pagate con soldi falsi. Le banconote contraffatte sarebbero state elargite dall'ufficio postale di Sperone. Il caso è stato scoperto da un anziano che dopo aver riscosso il denaro, si è recato presso alcune attività commerciali della zona dove ha effettuato dei pagamenti. Qui la sorpresa: uno dei negozianti ha notato qualcosa di strano. La macchinetta ha confermato i sospetti: soldi falsi.

Il pensionato, a quel punto in preda al panico, ha voluto controllare la pensione incassata di circa mille euro.

Le banconote da 50 sono risultate tutte false. Sorpresa amara e sconforto, nonostante ciò ha subito presentato denuncia. I carabinieri della Stazione di Avella insieme ai colleghi della compagnia di Baiano hanno fatto scattare le investigazioni. E ieri mattina si sono recati presso l'ufficio postale di Sperone per gli accertamenti. Massima disponibilità da parte del personale della filiale di Poste Italiane (estranea ai fatti). Poste Italiane ha avviato anche un'indagine interna.

Al vaglio la posizione di un dipendente che presta servizio da qualche anno nella sede di Sperone. L'impiegato che avrebbe erogato la pensione all'anziano - per una sua tutela ma anche per quella degli altri dipendenti e fino a quando la vicenda non verrà chiarita - è stato spostato su decisione dell'ufficio “Risorse Umane” di Poste Italiane dallo sportello agli uffici interni della sede centrale di Avellino. Contestualmente sono state revocate le credenziali di accesso al sistema per effettuare le operazioni con il pubblico. Nei suoi confronti al momento non è stato adottato alcun provvedimento penale. I carabinieri stanno accertando eventuali responsabilità, non semplici da dimostrare dal momento che l'anziano non si è accorto nell'immediatezza della presunta truffa e, solo in seguito, ha denunciato di aver ricevuto delle banconote false per riscuotere la già esigua pensione.

Proveranno i carabinieri a trovare prove anche grazie alle immagini di videosorveglianza installate all'interno dell'ufficio postale. Sono state sequestrate le banconote false consegnate alla vittima quando ha riscosso la pensione. Si tratta di tagli da 50 euro. Le banconote verranno analizzate dalla Sezione Operativa di Napoli del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria. Il caso ha fatto allarmare gli anziani di Sperone che in questi giorni sono andati a riscuotere la pensione. In tanti si sono rivolti alla filiale di Poste per chiedere chiarimenti ed essere rassicurati. Per ora l'anziano risulta essere l'unica vittima. Non si esclude che altri possano scoprire nelle prossime ore di essere stati truffati e, quindi, presentare denuncia.

I carabinieri hanno ascoltato gli impiegati dell'ufficio di Sperone e raccolto elementi utili all'attività investigativa. Approfondimenti in corso anche per accertare se oltre al denaro per pagare le pensioni, siano state consegnate banconote false ad altri utenti che avrebbero effettuato prelievi allo sportello. Oggetto di verifica, inoltre, il coinvolgimento di persone esterne all'ufficio postale. Di pari passo, si lavora per risalire alla stamperia che ha prodotto le banconote incriminate. Banconote realizzate con superlativa accuratezza, tanto da eludere i sistemi anticontraffazione. Al netto delle indagini dei carabinieri, Poste Italiane vuole vederci chiaro e andare fino in fondo alla vicenda.

Da qualche giorno sarebbero emersi comportamenti scorretti che hanno richiesto l'attenzione da parte dei vertici. Il trasferimento dell'impiegato all'interno degli uffici centrali di Avellino e contestualmente la revoca delle credenziali per accedere al sistema per effettuare operazioni al pubblico rappresenta un'azione di tutela per tutti compreso il destinatario del provvedimento per svolgere ogni attività nella massima serenità. Nell'intero Mandamento Baianese ora tutti temono di avere in tasca o in cassa soldi falsi. Si è generata una psicosi anche giustificata che ha messo in allarme cittadini ed esercenti.

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