Bari Vecchia tra misteri, antiche tradizioni e movida

Bari, piazza del Ferrarese con la chiesetta della Vallisa
Bari, piazza del Ferrarese con la chiesetta della Vallisa
di Fulvio Fulvi
Lunedì 19 Maggio 2014, 11:26 - Ultimo agg. 30 Maggio, 15:18
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Visto dall'alto, il centro storico di Bari sembra il pollice di una mano destra alzato. Come il segno che qui, nonostante tutto, le cose vanno sempre bene. Di fronte al dito, il lungomare Starita, da dove parte il molo San Cataldo, che chiude il golfo con il porto che tante fortune ha regalato alla città di San Nicola, ricca di fascino e di mistero.



È così dalla fine del Quattrocento quando la duchessa Isabella d’Aragona e sua figlia Bona Sforza trasformarono la fortezza Sveva Normanna, che ancora oggi vigila sulla Bari Vecchia, nel mirabolante «castello delle donne», luogo sfarzoso prediletto da artisti, letterati, scienziati che venivano qui perché sedotti dalle due signore e dalla vita di corte. Da allora Bari è molto cambiata ma attrae ancora il forestiero. Basta entrare nella Città Vecchia partendo proprio dal castello Svevo, per vivere atmosfere d’antan e appropriarsi di luoghi intriganti e pieni di storia.



Dentro le mura medievali, tra viuzze e piazzette raccolte (come Santa Maria del Buonconsiglio, con i resti di una chiesetta trecentesca), nella Corte del Catapano, si erge la basilica di San Nicola, in stile romanico, retta dai padri domenicani: qui sono custodite le reliquie del santo venerato in tutto il mondo (Il Sankt Nicholas, che gli americani storpiano in Santa Claus, archetipo di Babbo Natale) e soprattutto dai russi ortodossi. Nella cripta, accanto alla tomba del santo, si possono ammirare una cappella intitolata a Cirillo e Metodio e la colonna miracolosa (di marmo rossiccio, prodiga, si dice, della manna caduta dal Cielo).



Dentro l'antica cittadella medievale, ancora abitata da donne in costume che preparano sull’uscio di casa e nei cortili le famose orecchiette strascinete (dischetti di pasta di semola di grano duro «trascinate» con il pollice su una spianatoia ruvida) per farle essiccare al sole, si trova anche la cattedrale di San Sabino, del XII secolo, con decorazioni barocche (all’interno è custodita l’icona cinquecentesca della Madonna Odegitria).



Tra antiche dimore, archetti, chiese millenarie e un reticolo di vicoli (nei quali è sempre meglio non addentrarsi), si possono rintracciare, incastrate sui muri, delle teste di pietra: e' cape e turco, che ricordano (come monito) i soldati del feroce Saladino sbarcati qui per conquistare Bari e decapitati dagli abitanti che difendevano la fede cristiana (e i loro beni). Ma la Città Vecchia, oggi, è anche il luogo della movida barese: il passeggio, soprattutto dei giovani, si concentra ogni sera lungo la Muraglia di via Venezia, con vista sul mare, e intorno alla chiesetta della Vallisa (XI secolo) vicino a piazza Mercantile nella quale spicca la «colonna degli infami», una stele dove venivano esposti al pubblico ludibrio i debitori fraudolenti. Altro luogo dove fermarsi ad ammirare l'architettura degli edifici e il movimento della sera, è piazza del Ferrarese che si affaccia sul lungomare Imperatore Augusto.



Info: www.viaggiareinpuglia.it



I NOSTRI CONSIGLI:



Antica Osteria Vini e Cucina(via Vallisa 23, cell: 330433018; 20 €) aperta nel 1870, dove si preparano orecchiette con carne di cavallo, riso patate e cozze, cavatelli con pomodorini rucola e ricotta forte.



Se siete appassionati di pesce, spingetevi verso la città ottocentesca (a ridosso del centro storico), in corso Vittorio Emanuele 126, dove c’è il Ristorante Bacco (www.ristorantebacco.it; un pasto 55 €): ambiente elegante e luminoso dove ci si può buttare sulle crudità, senza problemi: crostacei, molluschi, ricci di mare (con i quali si condiscono spaghetti da favola). Altra specialità da non perdere è il calamaro gratinato farcito di ricotta.



L’hotel più prestigioso ed elegante di Bari è il Romanazzi Carducci Mercure (www.villaromanazzi.it; una doppia: da 79 €), in via Capruzzi 2326, al centro della città, un edificio che ricorda una residenza nobile dell ‘800 circondato da un parco ricco di piante esotiche, aiuole e fontane, con 123 confortevoli camere, centro fitness, palestra, sauna e bagnoturco, piscina, due ristoranti e un bar.



Un altro buon albergo dove alloggiare è il moderno Majesty (via Gentile 97/b; www.hotelmajesty.it; doppia da 70 €), in campagna, a 4 km dal centro e vicinissimo al mare: dispone di 110 camere arredate, fitness club, ristorante (anche vegetariano), piscina coperta e campo da tennis.
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