Inverno buio per il turismo in Italia. Ma
tengono stranieri, crociere e, si spera, la montagna

Turisti in piazza del Duomo a Trento. Montagna e città d'arte continuano a piacere ai turisti stranieri
Turisti in piazza del Duomo a Trento. Montagna e città d'arte continuano a piacere ai turisti stranieri
Mercoledì 18 Dicembre 2013, 17:15 - Ultimo agg. 22 Dicembre, 20:41
2 Minuti di Lettura
Che inverno sar? Se lo chiede anche il settore turistico. Che a torto qualcuno potrebbe immaginare in letargo durante i mesi freddi. A rispondere la 44.ma edizione dell’indagine congiunturale del Ciset, il centro studi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che due volte all’anno tasta il polso degli operatori del settore raccogliendo le previsioni sulla stagione entrante.

Una stagione che si annuncia tutta con il segno «meno» e in cui gli unici segnali positivi consistono nel fatto che gli indicatori sono… Meno negativi che nell’inverno passato.



I turisti italiani in Italia dovrebbero far registare un –4,8% sia per arrivi che per presenze, un dato brutto ma meno lugubre di quello della scorsa stagione.

È da notare che i numeri dei turisti italiani che in inverno si muoveranno verso l’estero calano in modo meno marcato. Si tratta di un segnale tanto interessante quanto preoccupante: in tempi di crisi si guarda con più attenzione al rapporto qualità/prezzo e su questo fronte l’offerta made in Italy è percepita come poco competitiva proprio dagli italiani. Così, le mete preferite dai nostri connazionali saranno l’est europeo (Praga e Budapest in testa) e l’Europa latina in genere.



A «salvare» in Italia l’inverno alle porte dovrebbero essere gli stranieri, per i quali si attende un calo contenuto (-0,6%) rispetto allo scorso anno. Chi verrà a visitarci? Tedeschi, americani e giapponesi sono in leggera crescita mentre calano i francesi. A sostenere le medie provvedono i mercati emergenti — Brasile, Russia, India e Cina —, alcuni Paesi dell’Est come la Polonia e la sorpresa Argentina, i cui forti legami con il Bel Paese sono stati senza dubbio rafforzati dall’elezione di papa Francesco.



L’indagine Ciset mette in evidenza delle conferme rispetto ai prodotti turistici che gli stranieri cercano in Italia: arte e cultura prevalgono, con agriturismi e temi legati a fitness e benessere. Il turismo montano ha buone prospettive ma potrà fare i conti solo a consuntivo data la sua forte dipendenza dalle condizioni meteo mentre il mondo delle crociere presenta nelle previsioni una dinamica positiva.

Significative, invece, le difficoltà del turismo congressuale e d’affari: la crisi taglia convegni e convention e sempre più riunioni di lavoro si tengono in videoconferenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA