Luoghi dove perdersi? In Vietnam, ad Hoi An, nella città delle lanterne

Luoghi dove perdersi? In Vietnam, ad Hoi An, nella città delle lanterne
Luoghi dove perdersi? In Vietnam, ad Hoi An, nella città delle lanterne
di Francesca Spanò
Lunedì 16 Dicembre 2019, 15:49
3 Minuti di Lettura

Stradine colorate e tradizioni millenarie: Hoi An, nel Vietnam centrale, è una città romantica dove a farla da padrone non sono soltanto le tonalità del rosso tanto care agli orientali, ma milioni di lanterne che illuminano ogni angolo. Amata dai turisti e dagli irriducibili del selfie da pubblicare sui social, regala un’atmosfera magica soprattutto al tramonto quando questi piccoli “fari” dalle mille gradazioni cromatiche sembrano prendere luce e vita.

Passeggiando per il suo centro storico

Il cuore di Hoi An sembra essere fermo nel tempo ed è rimasto intatto nei secoli, idealmente abbracciato da palazzi storici nelle tonalità pastello. E poi c’è il fiume Thu Bon e i balconi ricoperti di fiori, appena lontano dalle spiagge dove osservare le sfumature del cielo durante il giorno. Da queste parti le influenze a tavola e nello stile sono notevoli, perché nel tempo vi hanno abitato cinesi, giapponesi, olandesi francesi e portoghesi. La sua parte vecchia è perfetta per l’inizio di un tour, attraverso le vecchie mura che sono Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il consiglio è quello di perdersi alla ricerca di angoli nascosti e remoti e poi spostarsi verso le boutique tipiche, i piccoli negozi, i ristoranti e i caffè.
 

 

Imperdibile la sua cucina

Da provare ad Hoi An, ovviamente, anche i piatti tipici magari fermandosi nei ristorantini lungo il fiume, attendendo il crepuscolo per osservare le tinte delle lanterne. E poi magari potrebbe essere una buona idea anche quella di iscriversi a uno dei tanti corsi di pietanze vietnamite che si tengono da queste parti.

Informazioni utili

Dopo aver acquistato il ticket di ingresso si può accedere in città e visitare quattro tra i monumenti principali, inseriti in una apposita lista. Il ricavato consente che vengano curati e preservati, in un luogo che presta grande attenzione all’ambiente tanto da aver chiuso al traffico la sua zona più antica. Il momento migliore per andare va da fine gennaio a fine agosto quando il clima è più secco e caldo. Negli altri mesi tende a piovere parecchio.

Da vedere

Il simbolo di Hoi An è il Ponte Coperto Giapponese del 1700, che suddivideva la parte cinese da quella giapponese. E poi ci sono le lanterne di seta in giro per la città e la possibilità di salire a bordo di una barca tradizionale e organizzare un giro lungo il corso d’acqua locale. C’è, ancora, il piccolo tempio dedicato a Quan Cong, un generale cinese molto stimato per la sua bontà d’animo.
Senza dimenticare le tante sartorie artigianali presenti dove farsi confezionare qualche capo, in quella che è la capitale della seta e della sartoria.

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