Nell’ultima seduta di consiglio comunale, in cui è stato approvato il rendiconto di gestione 2023, sono emerse crepe, anche abbastanza profonde, all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco di Cava de' Tirreni Vincenzo Servalli. Inoltre, non è passato inosservato il malcontento che alcuni consiglieri hanno sollevato dai banchi del parlamentino cittadino.
Se da un lato i consiglieri del gruppo consiliare di Azione, Franco Manzo e Federico De Filippis, hanno confermato che con l’approvazione del rendiconto di gestione «il loro senso di responsabilità nei confronti dell’amministrazione e della città, è terminato», confermando di fatto la decisione di uscire dalla maggioranza già ufficializzata lo scorso gennaio, dall’altra diversi consiglieri, a cominciare da Antonio Barbuti e Fernando Mandara, hanno invocato un deciso cambio di passo nell’azione politico amministrativa della città. A quanto pare, poche ore prima del consiglio comunale di martedì, assessori, consiglieri e segretari politici dei due principali gruppi di maggioranza, avrebbero consegnato nelle mani del sindaco Vincenzo Servalli un documento politico, nel quale viene messa in evidenza l’instabilità all’interno della maggioranza e rivolto un invito al primo cittadino affinché assuma una serie di iniziative volte proprio a cercare di ricompattare la maggioranza e a rilanciare l’azione amministrativa in vista dell’ultimo scorcio di consiliatura.
Nel documento verrebbe chiesto al sindaco di chiarire, una volta per tutte, quale sia la composizione della maggioranza che lo sostiene, e di evitare di delegittimare assessori e consiglieri comunali, valorizzando invece il loro ruolo. Inoltre, sarebbe stato chiesto al sindaco di non modificare, almeno per il momento, le deleghe giuntali e consiliari.
Al primo cittadino sarebbe stato chiesto anche di farsi promotore dell’apertura di un tavolo di confronto politico per cercare una ricomposizione della maggioranza per il rilancio dell’azione politico -amministrativa.