L’eventuale ricorso alla giustizia ordinaria potrebbe far dilatare i tempi di ripristino della linea ferroviaria storica Napoli Pompei Salerno creando ulteriori disagi ai viaggiatori, in particolare lavoratori e studenti, che la utilizzano quotidianamente. Il rischio è concreto. I proprietari della casa che si trova a ridosso dei binari tra Vietri sul Mare e Salerno su cui lo scorso 20 gennaio sono caduti roccia e muratura, potrebbero opporsi all’ordinanza di abbattimento che il Comune di Salerno potrebbe emettere nelle prossime ore. È una delle preoccupazioni emerse ieri mattina a Napoli durante la riunione della IV Commissione trasporti presieduta dal consigliere regionale Luca Cascone. Lunedì mattina tecnici del Comune di Salerno hanno effettuato in via Benedetto Croce un sopralluogo a cui dovrebbe seguire un provvedimento di totale o parziale abbattimento dell’immobile per mettere in sicurezza la linea ferroviaria.
Rete ferroviaria italiana, che ha «l’esclusiva disponibilità sulle aree interessate allo smottamento», ha elaborato un progetto di messa in sicurezza per consentire ai convogli di riprendere a circolare. Secondo quanto riferito i lavori dovrebbero durare 100 giorni. Da due mesi i pendolari sono costretti a superare l’ostacolo con i bus sostitutivi che li traghettano da Nocera Inferiore sino alla stazione di Salerno Duomo dopo aver attraversato, via ex Statale 18, Nocera Superiore, Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare. Identico tragitto si fa viaggiando verso Napoli. Va notevolmente meglio per quei pochi treni che utilizzano la galleria del bivio Santa Lucia saltando, però, le stazioni di Nocera Superiore, Cava de’ Tirreni e Vietri. Per cercare di ridurre i disagi l’azienda ferroviaria sta predisponendo, ma ci vorrà un mese, l’adeguamento dello scambio allo scalo della città metelliana mettendo su rotaie un treno che faccia la spola tra Cava e Nocera Inferiore e viceversa. Il percorso stradale seguito dagli autobus tra le due città, infatti, è quello che crea maggiori difficoltà per l’elevato traffico.
I rappresentanti dei pendolari presenti alla riunione hanno manifestato le difficoltà che stanno vivendo da due mesi. Alfonso Tulipano del Gruppo pendolari linea storica, ha presentato proposte all’assemblea per rendere più funzionali i tragitti e le coincidenze, anche con la metropolitana di Salerno, sia dei treni che dei bus.
Ma preoccupano i tempi lunghi prospettati, non solo per i lavori, oltre tre mesi, ma anche per eventuali ricorsi.