Non solo non ha chiesto scusa, né ha tentato di giustificarsi, ma la turista svizzera di 17 anni che l'altro pomeriggio è stata fermata dai carabinieri per avere inciso sulle pareti del Colosseo il proprio nome, pensava di avere fatto addirittura qualcosa che meritasse un applauso. Una inconsapevolezza disarmante. E quando, lei e la sua famiglia, padre, madre e fidanzatino, si sono resi conto che un gruppo di altri visitatori stranieri con la loro guida turistica romana li stava rimproverando per quell'incredibile sfregio al monumento simbolo della Capitale e patrimonio del mondo intero, si sono persino risentiti stizziti, tentando una precipitosa fuga. Ma sono stati inseguiti, placcati e di fatto consegnati alla security della Soprintendenza. «Ma è solo una ragazzina, non ha fatto niente», ha provato a difenderla a oltranza il padre. Portata in caserma, invece, la 17enne è stata denunciata e ora rischia il carcere fino a 5 anni e una multa fino a 15mila euro.
IL VIDEO
A raccontare quanto avvenuto è David Battaglino, la guida turistica di 43 anni che venerdì pomeriggio è intervenuta e ha ripreso con il suo smartphone la ragazzina che con un sassolino era intenta a sfregiare gli antichi laterizi.
Lei dapprima si è voltata sorridendo, mentre gli altri visitatori, americani, australiani e messicani, in segno di scherno hanno cominciato a batterle le mani. Poi imbarazzata ha indietreggiato verso la sua famiglia che era poco distante. «É incredibile, ma io per essere certo che non se ne andassero e quel gesto rimanesse impunito, ho scattato loro delle foto - spiega ancora la guida turistica - il ragazzo se ne è accorto e si è messo addirittura in posa, ridendo e mostrando i muscoli. Insomma non si stavano proprio rendendo conto della gravità del fatto». Poco prima un turista messicano aveva visto lo stesso ragazzo incidere qualcosa sul muro. Probabilmente il suo nome, "Luca". «Ma di questo non abbiamo le prove», aggiunge Battaglino.