Ucraina, il Ministero della Reintegrazione:
«La Russia fa ottenere passaporti illegali»

Ucraina, il Ministero della Reintegrazione: «La Russia fa ottenere passaporti illegali»
di Mattia Ronsisvalle
Sabato 8 Ottobre 2022, 17:07 - Ultimo agg. 9 Ottobre, 09:20
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Il Ministero della Reintegrazione nei territori occupati temporaneamente ha preparato un disegno di legge che criminalizza tutti coloro che richiedono e ottengono il passaporto di cittadinanza russa nelle zone contese.

Parola chiave: Tot - territori occupati temporaneamente (dell’Ucraina).
Tale sigla è diventata indentificativa per riferirsi al passaporto che la Russia obbliga i residenti dei territori occupati di ottenere. Attraverso il proprio sito internet il Ministero della Reintegrazione ha sottolineato che «il diritto internazionale umanitario proibisce di costringere i residenti dei territori occupati a giurare fedeltà allo stato nemico (la Russia, ndr.). Passaporti nemici, pressioni per imporre un passaporto della Federazione russa sono assolutamente illegali e proibiti».

Come si legge sulla nota del Ministero - con la partecipazione dell’Amministrazione politica statale, del Servizio di sicurezza dell’Ucraina, del Ministero del Reinserimento e dei rappresentanti per la difesa dei diritti umani delle persone - è stato preparato un disegno di legge che introduce la responsabilità penale per: «l'acquisizione della cittadinanza e/o ottenimento del passaporto dello Stato aggressore da parte di funzionari statali o rappresentanti dell'autogoverno locale in assenza di segni di tradimento; propaganda, appelli pubblici, coercizione; restrizione dei diritti delle persone che non hanno ricevuto la cittadinanza o il passaporto dello Stato aggressore».


Nel disegno di legge è sottolineato che «l'ottenimento del passaporto russo presso i territori occupati temporaneamente dell'Ucraina è giustificato solo se una persona utilizza questo 'documento’ per cercare di tornare in Ucraina attraverso la Federazione russa e/o Paesi terzi».
La particolarità è che nelle note scritte si può leggere sempre l’aggettivo «libera» affianco alla parola Ucraina e che la Federazione russa è spesso chiamata «Stato aggressore» o «Stato nemico».

«Questa – spiega il vice primo ministro Iryna Vereshchuk - è una provocazione del nemico, che rappresenta una minaccia per la sovranità nazionale e l'integrità dello Stato.

Gli occupanti non sono riusciti a conquistare l'Ucraina, come speravano. Hanno incontrato una forte resistenza non solo al fronte ma anche nei territori occupati temporaneamente. Pertanto, stanno cercando di utilizzare passaporti forzati e falsi».

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