Capodanno per due: idee per una fuga romantica

Capodanno per due: idee per una fuga romantica
Capodanno per due: idee per una fuga romantica
di Alessandra Iannello
Lunedì 30 Dicembre 2019, 11:23
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Natale con i tuoi e Capodanno in viaggio. Almeno questo quanto rileva la ricerca di Coldiretti che riporta che quasi 6 milioni di italiani hanno scelto di partire per trascorrere l’ultima notte di questo 2019 fuori casa con un aumento di circa il 20% rispetto allo scorso anno. Per chi è in coppia e vuole sottolineare la fine dell’anno vecchio e l’inizio del nuovo con un evidenziatore rosa, ecco alcuni suggerimenti per una “due giorni” all’insegna del romanticismo.

Il Capodanno in baita ha sempre un grande fascino e ad Arabba (Belluno), due rifugi posti a 2000 metri offrono una New Year’s Eve Experience in alta quota. Saranno solo 40 fortunati a salutare il nuovo anno al Viel Dal Pan, il ristorante ubicato all’interno del rifugio Luigi Gorza. Per arrivare al rifugio bisogna prendere la funivia e, durante la salita, si potrà gustare un aperitivo con vista sul massiccio del Sella e del ghiacciaio della Marmolada. Salita con gatto delle nevi invece per arrivare al Rifugio Burz, dove durante il brindisi di mezzanotte una cascata di fuochi d’artificio illuminare il cielo.
 

 

Per chi preferisce uno scenario più intimo la scelta giusta è un hotel con ristorante e Spa. Come il Turm di Fiè allo Sciliar (Bolzano). Questo 5 stelle è ubicato in un edificio duecentesco, originariamente di proprietà del barone di Colonna, venne poi adibito a torre del tribunale e in seguito albergo del paese. Consigliato per gli amanti dell’arte visto che l’albergo è arricchito di 2mila opere tra cui dei Picasso, Klimt, De Chirico. Da non perdere i bagni romantici nella vasca dell’Imperatore a base di latte e miele, mele e jogurt oppure con olio d’erbe o alle vinacce sulla pietra calda. Sempre in provincia di Bolzano, a Vipiteno c’è l’hotel Stafler in passato era un “gasthof”, una locanda tipicamente altoatesina con le tendine di pizzo alle finestre e con i gerani ai balconi.

Fermata per carrozze già nel 1270, l’hotel è una leggenda sudtirolese, proprio come l’unicorno rampante dipinto sulla sua facciata e che nel 1738 diede il nome all’edificio: “Zum Einhorn” (All’unicorno), nome anche del ristorante dell’hotel, 2 stelle Michelin dove lo chef Peter Girtler che crea i suoi piatti con le materie prime che derivano dal territorio della Valle Isarco. La storia dell’hotel Post di Nova Levante (Bolzano), in Val d’Ega, comincia nel 1860 con la costruzione della strada della valle, quando Alois Wiedenhofer, uno dei fondatori del futuro albergo, viene nominato dall’imperatore Francesco Giuseppe dirigente dell’ufficio postale. La necessità di ospitare i pochi viaggianti e i loro cavalli porta alla nascita, nel 1875, dell’osteria “Al Cavallino d’Oro”. Da quel momento, generazione dopo generazione, la famiglia Wiedenhofer ha rinnovato e ristrutturato l’albergo, che oggi vanta una Spa di 1500 metri quadrati con vista sulle Dolomiti e trattamenti che impiegano la linea cosmetica ottenuta dal latte delle cavalle del loro allevamento.

Meta romantica per antonomasia, Venezia è un’ottima opzione per una fine anno in due. Così, per evitare il caos del centro, che ben poco ha di romantico, la scelta migliore è un hotel defilato ma ben collegato alla città. A Mazzorbo, a pochi minuti di barca dal centro storico, c’è il Wine Resort Venissa, che prende il nome da un vitigno antico e autoctono riscoperto dall’imprenditore Gianluca Bisol. Ubicato all’interno della vigna murata di Mazzorbo, che nel tempo era stata prima convento e poi cantina, il Venissa è dotato di sole cinque le camere all’interno della tenuta e di un ristorante 1 stella Michelin che basa la sua cucina sulle erbe e gli ingredienti locali. Nell'ansa più scenografica del fiume Brenta a soli 15 chilometri da Venezia si trova l’hotel Villa Margherita, una dimora del XVII secolo, dove pare abbia soggiornato anche Giacomo Casanova, immersa in un parco secolare e circondata dalle più belle dimore progettate dal Palladio.

Romantico e struggente, il lago è lo scenario ideale per un Capodanno in coppia. Attraversando il bosco di Gargnano (Brescia), si arriva a Villa Sostaga, edificio del XIX secolo, da dove si può contemplare una delle più spettacolari vedute del lago di Garda. Già dimora estiva e residenza di caccia della nobile famiglia Feltrinelli, oggi Villa Sostaga è un hotel dotato di Spa panoramica e di un ristorante che riprende le ricette di nonna Martina, cuoca di fiducia di Gabriele D’Annunzio.

Sul Sacro Monte di Varese con vista sul lago c’è un ristorante con solo 8 tavoli ma illuminati da 87 candele, il Borducan.
Dopo una cena a base di caviale, foie gras, salmone e aragoste la notte sarà ancora più romantica in una delle 9 camere in stile Liberty arredate con mobili originali di inizio ‘900.

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