Avevano deciso di impossessarsi dei Quartieri spagnoli anche a costo di militarizzare la zona con dei chack-point. Si autofinanziavano commettendo scippi e rapine. Avevano un sogno da realizzare: comandare sul territorio del centro storico, sulle orme della paranza dei bambini e degli affiliati al clan di Emanuele Sibillo, che li avevano preceduti nella famigerata faida di Forcella. Ma per loro si sono aperte le porte del carcere di Nisida: all'alba di oggi la polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare che ha disposto la misura carceraria nei confronti di tre indagati gravemente indiziati, a vario titolo, di lesioni personali, porto e detenzione di armi da fuoco, violenza privata e rapina, tutti aggravati anche dalle modalità mafiose.
Le indagini
Le indagini della Squadra Mobile di Napoli iniziano il 5 novembre del 2022,quando un giovane - Vincenzo M. , nome già noto alle forze dell'ordine, viene ferito con un colpo di pistola al gluteo all'interno di una sala scommesse della zona.
Il ferimento di Vincenzo M. venne dunque subito inquadrato nell'ambito delle mire espansionistiche di un gruppo di giovani ambiziosi che volevano ritagliarsi il loro spazio all’interno delle dinamiche criminali dei Quartieri Spagnoli, tenuto conto che la vittima, attualmente detenuta, è da considerarsi elemento di vertice dell’omonima famiglia criminale.