Regge la sinergia istituzionale tra il ministro per la Cultura Gennaro Sangiuliano e il sindaco Gaetano Manfredi. E ieri a Roma proprio al Mic in occasione della presentazione di Pompei theatrum mundi la sinergia ha assunto i connotati di Patto per la cultura con Napoli al centro di tanti progetti. A iniziare dai 18 milioni che Sangiuliano ha messo sul piatto per mettere a posto il Maschio Angioino che durante le festività di Pasqua ha dovuto chiudere i battenti perché piovevano pietre. «C'è una volontà del ministro - racconta Manfredi - di finanziare questo grande intervento di restauro complessivo del Maschio Angioino, il Comune ha chiesto 18 milioni, ma il progetto c'è». Sulla polemica innescata da alcuni esponenti locali di Fdi che hanno accusato il Comune di non utilizzare i fondi per il Maschio Angioino che già ci sarebbero, Gaetano Manfredi spiega come stanno le cose. «Il dialogo istituzionale non è mai venuto a mancare ne parliamo anzi con continuità con il ministro, non so Fdi da dove abbia preso questa informazione. Noi abbiamo chiesto 18 milioni ne ho parlato con il ministro che sta formalizzando l'atto, sono fondi del Mic sulla nuova programmazione. Non c'è mancanza di dialogo, anzi abbiamo formulato insieme la richiesta, c'è solo un problema burocratico». Manfredi si riferisce alla richiesta formulata già l'anno scorso, di qui la precisazione dei fondi che sono del Mic. E visto che i milioni non crescono nel campo dei miracoli ci sono tempi tecnici di cui tenere conto.
Il retroscena
Prima della conferenza stampa Manfredi e Sangiuliano hanno avuto un faccia a faccia durato circa 30 minuti. Dove si è fatto un po' il punto della situazione. In città il Mic lavora non solo sul Maschio Angioino ma anche sull'Albergo dei Poveri dove sono stati investiti 115 milioni e poi sui musei. Il punto sono le nomine, Napoli nei giorni di Pasqua il ragionamento del sindaco ha fatto registrare numeri da capogiro mentre a Capodimonte l'atteso boom non c'è stato. E non è un caso, secondo il Comune, che proprio li il direttore Eike Schmidt sia in bilico, in sospeso tra il restare nella Reggia oppure accettare la candidatura per il centrodestra a sindaco di Firenze.