Si sta svolgendo nella sede operativa della Protezione Civile della regione Campania a Napoli una simulazione delle scosse sismiche nei Campi Flegrei.
La simulazione ha toccato finora il suo punto più grave alle 10.13 quando è arrivata dall'Ingv la segnalazione di scossa di 4.3 avvenuta in via Pisciarelli nella Solfatara.
La squadra della Protezione civile ha intensificato il contatto con le sedi presenti nei Comuni di Pozzuoli e Bacoli e con la municipalità di Bagnoli a Napoli. Il “contatto” della squadra era cominciato già dalle 9.00 con una segnalazione di scossa di 2.7.
«Una grande voragine si è aperta in via Lucullo ed è crollato il Molo di Baia» questo è stato lo scenario presentato a Bacoli per riuscire a valutare i tempi di reazione delle istituzione. Il Comune ha subito segnalato i “danni” alla Protezione Civile per un sostegno di verifica delle due aree. Nel Comune di Pozzuoli è stata invece simulata una caduta di calcinacci in via Rossini e il dissesto stradale in via vecchia San Gennaro. La “scossa” a Pozzuoli ha anche portato alla simulazione dell'evacuazione di due scuole.
Durante la simulazione si è verificata una scossa di magnitudo 1.9 con epicentro localizzato in via Campana Vasto percepita in tutta l' area Flegrea.
«Alle 8.30 l'osservatorio vesuviano ci ha comunicato uno sciame sismico, sono cominciate le verifiche con i Comuni per capire cosa è accaduto sul territorio, poi alle 10.30 ci hanno comunicato che c'è stato un ulteriore sciame per cui i danni segnalati erano aumentati quindi si è insediato ufficialmente il centro coordinamento soccorsi».
«Stiamo testando le telecomunicazioni di emergenza con la rete Radio Digitale della Regione Campania che consente anche in caso di collasso delle comunicazioni di avere un contatto radio digitale tra i punti dove si è verificato il sisma. Ora è partita anche la verifica sui danni simulati segnalati dalla voragine nel Comune di Bacoli ad alcuni cedimenti di cornicioni a Pozzuoli e anche danni nel Comune di Napoli, quadri che sono più o meno veritieri» ha concluso Giulivo.