Irene Ochia, a 102 anni lancio record con il paracadute da 4mila metri: gesto coraggioso per un nobile motivo

Irene Ochia, a 102 anni lancio record con il paracadute da 4mila metri: gesto coraggioso per un nobile motivo
di Alix Amer
Sabato 15 Dicembre 2018, 16:06 - Ultimo agg. 19:30
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Una donna australiana ha stabilito un nuovo record di paracadutismo all’età di 102 anni. Il video mostra Irene Ochia, accompagnata da un gruppo di giovani paracadutisti a bordo di un aereo per la sua nuova prova estrema. Il salto in tandem da 4.300 metri nei cieli dell’Australia meridionale, ha fatto il giro del web rimbalzando da un continente all’altro. La supernonna come la chiama già qualcuno è seguita da migliaia e migliaia di utenti. Una volta a terra ha detto «Tutto normale». E ha aggiunto: «Nessun problema è stato divertente». Non è una novità per lei. Un’esperienza unica e speciale, ha raccontato l’anziana che già nel 2016, a 100 anni appena compiuti, aveva celebrato il suo compleanno planando nello stesso cielo.   Anche in quel caso si trattò di un lancio in tandem: la donna è assicurata al paracadutista che appena lasciato il velivo apre una pilotina (piccolo paracadute) che stabilizza la velocità della coppia attorno ai 180 kmh: dopo 45 secondi di caduta libera, l'apertura della vela che ha dimensoni maggiori rispetto a quelle per i lanci singoli. Il momento più rischioso, soprattutto considerata l'età della "passeggera" diventa così l'atterraggio che quasi semper si risolve con un piccolo capitombolo in avanti.

Il nuovo salto a 102 anni e 194 giorni di Irene Ochia batte il record dei record, è lei la persona più anziana ad essersi lanciata con il paracadute (e soprattutto da questa altezza). «Il tempo era sereno ma il freddo era troppo», ha raccontato ai media australiani. Ma dietro le sue imprese c’è una missione che tocca il cuore: raccogliere fondi in favore della Motor Neurone Disease Association of South Australia. Irene ha perso sua figlia a causa della malattia del motoneurone, e da allora non ha mai smesso di aiutare chi soffre di questa patologia. «È davvero una donna incredibile che ha raggiunto un obiettivo incredibile - hanno detto gli organizzatori dello skydiving e centro di paracadutismo - il tutto per tentare di aiutare chi soffre e far parlare il più possibile di questa malattia».
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