Carnevale di Sitges, sfilate e feste a mezz’ora da Barcellona

Carnevale di Sitges, sfilate e feste a mezz’ora da Barcellona
di Laura Bolasco
Lunedì 4 Marzo 2019, 18:26 - Ultimo agg. 12 Marzo, 18:57
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 Dal 28 al 6 marzo c’è un motivo in più per visitare Sitges. La cittadina a sud di Barcellona, in questo periodo diventa infatti teatro del carnevale più festeggiato della nazione, appuntamento imperdibile per grandi e piccini, turisti e residenti.

Già meta balneare prediletta dagli abitanti della capitale catalana, ogni anno più di 250.000 persone celebrano l’evento con una settimana di spettacoli teatrali e show musicali organizzati nel centro del paese. Anche questa stagione ai festeggiamenti non mancheranno maschere divertenti e costumi stravaganti, pronti per essere sfoggiati dal “giovedì grasso” con l’arrivo, come da tradizione, del Re Carnestoltes per poi essere riposti nell’armadio il mercoledì delle ceneri successivo.

Il programma prevede inoltre sfilate dei carri da mattina (per i bambini) a sera (per gli adulti) che animeranno le strade della città fino a notte fonda. La lettura del Predicot con il discorso inaugurale ed il regolamento della festa danno il via formale alla celebrazione: più di quaranta carri e duemila maschere sfileranno con la prima marcia di domenica. Martedì la Rua de l’Extermini, la più attesa e coinvolgente marcia del carnevale di Sitges intratterrà con balli e musiche a tema autoctoni e avventori fino all’alba di mercoledì.
Il carnevale diventa così l’occasione per visitare la piccola città catalana incastonata tra il mare della costa Barcellona e la montagna dal paesaggio naturale decisamente affascinante. Tappa obbligata della visita diventa il Museo Cau Ferrat, che ospita opere di artisti del calibro di Ramón Casas, Joan Llimona e Pablo Picasso. Un prestigio che si estende al Museo Maricel, dove è possibile ammirare un’esposizione di dipinti di artisti legati a Sitges, dal Romanticismo al XX secolo. Tra fascino e mistero, da non perdere la Casa Bacardí, antico mercato della città diventato oggi un centro di interpretazione del rum Bacardí perché il suo fondatore era appunto di Sitges. 

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