Da Trapani a Marsala lungo la via del sale

Saline Ettore e Infersa (foto di C. Todesco)
Saline Ettore e Infersa (foto di C. Todesco)
di Chiara Todesco
Lunedì 3 Giugno 2013, 17:19 - Ultimo agg. 14 Giugno, 14:07
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Si corre costeggiando il blu del mare e a un certo punto si rimane abbagliati da un bianco accecante: quello delle saline che s’incontrano lungo la strada che da Trapani giunge a Marsala. Un paesaggio caratterizzato da grandi specchi d’acqua e canali che s’intersecano a scacchiera, grandi cumuli di sale che sembrano piramidi e persino mulini a vento. Se è estate (quando le tinte rosate dell'acqua nelle varie vasche si intensificano) ed è l’ora del tramonto lo spettacolo è ancora più bello.

La prima tappa di questa «via del sale» lunga 29 chilometri è nei pressi delle saline di Nubia dove si può anche visitare il Museo che illustra le diverse fasi della lavorazione del sale e mette in mostra gli attrezzi tradizionali che servivano un tempo per la raccolta.

Ma le saline più spettacolari, tappa imperdibile, sono le Ettore e Infersa di Marsala, nella riserva dello Stagnone. In questa laguna vale la pena di passare un’intera giornata. C’è il bellissimo mulino cinquecentesco (tuttora funzionante) da visitare: è affascinante vedere come tutto il complesso sistema viene messo in moto e lavora. Le pale possono girare a una velocità di 20 km orari. Queste saline si possono visitare tutto l’anno senza problemi (da novembre a marzo solo su prenotazione), si può anche partecipare alla visita guidata con degustazione (naturalmente di sale) o alla raccolta del «Fior di sale d’Infersa» (che avviene di solito al mattino, in estate, a partire dal mese di giugno fino a settembre, se ci sono le condizioni favorevoli).

Poi ci si può imbarcare, partendo proprio da qui, per scoprire la vicina isola di Mozia (5 minuti di battello per un costo di 5 euro) all’interno della laguna. Si sbarca sull’isoletta in un tripudio di profumi e colori. Si può percorrere il sentiero che in un’ora e mezza circa tocca tutti i punti dove si trovano i resti della città fenicia per poi visitare il Museo, al centro dell’isola, nella casa che apparteneva a Joseph Whitaker (erede di un’importante famiglia inglese che nell’Ottocento divenne proprietario dell’isola) dove sono conservati diversi reperti archeologici.

I NOSTRI CONSIGLI:

Dove dormire:

La Finestra sul Sale

Proprio davanti al mulino delle saline Ettore e Infersa. Tre camere eleganti con una vista spettacolare. Chiedete quella con vista sulle saline. Tutti gli ospiti possono visitare il museo gratuitamente. Doppia da 80€.

Tel. 0923-733003, info@salineettoreinfersa.com, salineettoreinfersa.com

Relais Antiche Saline

Un 4 stelle in un antico edificio che si specchia sul sale. I nomi delle camere sono quelli dei lavoratori del sale nella tradizione storica. Doppia da 69 € con prima colazione.

Via Verdi, località Nubia, Paceco, tel. 0923-868029, relaisantichesaline.it

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