Lorenza Indovina: «Il viaggio più bello? L'Australia. Ma le vacanze le faccio in Maremma»

Lorenza Indovina
Lorenza Indovina
di Giorgia Cardinaletti
Venerdì 7 Giugno 2013, 15:42 - Ultimo agg. 12 Giugno, 19:27
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L'abbiamo vista sul grande schermo in tante pellicole, tra le pi recenti insieme ad Antonio Albanese nei panni del mitico Cetto La Qualunque. Lorenza Indovina ci racconta la sua passione per i viaggi: i posti che porterà sempre nel cuore, come fa la valigia e cosa dimentica sempre a casa, quel tuffo in una piscina calda in mezzo alla neve...



L'ultimo viaggio che ha fatto?

«Mazara del Vallo, ho una sorella che vive lì e sono andata a trovarla. È un posto meraviglioso e lo considero sempre un gran bel viaggio».



Il viaggio più bello di sempre?

«Sicuramente quello in Australia cinque o sei anni fa. La vastità ti commuove, la natura è calda e presente. E poi le persone del luogo sono fantastiche».



Quello più brutto?

«Amo molto viaggiare e qualsiasi viaggio è bello, anche se è stato difficile, faticoso e con incidenti di percorso. Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno»



L'albergo più bello della sua vita?

«Uno a Montreal, in Canada: aveva la piscina ad acqua calda sul tetto e la mia stanza era all'ultimo piano. Fuori c'era la neve, una cornice stupenda».



Quando e come fa la valigia?

«Di solito la faccio il giorno prima, lasciandola aperta la mattina. Ormai con l'età mi devo fare una lunga lista altrimenti dimentico parecchie cose. Se è un viaggio molto lungo mi organizzo prima, ad esempio durante la settimana vado a comprare quella cosa che penso potrà servirmi. Tendenzialmente quando parto, credo sempre di arrivare in posti dove non troverò nulla, per questo metto in valigia di tutto: se sto quindici giorni mi porto quindici cose».



Cosa porta sempre con sé?

«Un libro e la mascherina per dormire, altrimenti la mattina mi sveglio subito».



Meglio soli o in compagnia?

«Meglio in compagnia, se la compagnia è bella. In due è l'ideale, non mi piace molto viaggiare in gruppo: è sempre faticoso mettere d'accordo tutti».



Libri o e-book?

«Libri, io amo molto la pagina di carta. Però devo dire che l'e-book è molto comodo: si illumina, puoi ingrandire le parole e sicuramente ti porti dietro meno peso».



In una città: guida alla mano e itinerario ferreo o a zonzo senza meta precisa?

«Metà e metà. Non sono una che quando parte si fa il programma della vacanza, improvviso molto».



Il piatto che più le è piaciuto?

«Il baccalà mantecato a Lisbona, mi era piaciuto molto perché non lo mangio spesso. E poi vado pazza per i piatti siciliani».



Quello che dimentica sempre a casa?

«Gli occhiali da vista. Ne ho duemila comprati in aeroporto».



Il prossimo viaggio?

«Forse Londra, tra breve. D'estate non viaggio molto perché con il mio lavoro è difficile che io parta quando tutti vanno in vacanza. Quest'estate me ne starò in campagna: ho una casa in Maremma».
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