Un giovane ferito durante un incidente aggredisce un'infermiera in servizio sull'ambulanza del 118. L'episodio è accaduto domenica sera, poco dopo le 20, lungo via Napoli all'altezza di una filiale bancaria. Il ragazzo si trovava a bordo di una Ford Fiesta, quando si è scontrato frontalmente con un'altra autovettura. Per fortuna, lo schianto non è stato fatale anche se inizialmente così era sembrato.
Sul posto, sono immediatamente intervenuti, allertati da alcuni passanti, gli operatori del 118, che hanno cercato di soccorrere il giovane che era riverso a terra privo di sensi.
Una testimonianza choc quella dell'infermiera, che lavora da tempo presso la postazione del 118 della città calatina. La donna ha ricostruito tutti i momenti di un'aggressione che è solo l'ultima di una lista di episodi ai danni degli operatori sanitari avvenuta in strada durante un intervento. «Io e il mio autista - ha proseguito - ci siamo poi chiusi in ambulanza e abbiamo allertato i carabinieri. Mentre aspettavamo che arrivassero, l'aggressore voleva avvicinarsi ancora. Sono stata chiamata in tutti i modi dispregiativi. Il giovane mi esortava a scendere nuovamente dall'ambulanza. L'autista mi ha accompagnata in ospedale a Caserta dove ho riportato, per fortuna, solo una contusione alla cervicale ed un'ecchimosi al collo». Sul caso è intervenuto anche il presidente della Sis 118, Mario Balzanelli, commentando l'aggressione all'infermiera: «Noi che siamo i più esposti in assoluto a questi episodi di ordinaria ma anche di straordinaria criminale follia, chiediamo che si attivino, con immediatezza, le querele d'ufficio nei confronti dell'aggressore da parte delle autorità competenti, e la certezza della pena, in sede civile e penale, che deve essere calibrata alla gravità dell'episodio».
«L'operatrice ricopre anche un incarico di pubblico servizio, ossia rappresenta lo Stato», conclude Balzanelli esprimendo«la solidarietà personale e della Sis 118». L'episodio accaduto a Maddaloni accende ancora una volta i riflettori sulla vicenda legata anche alle ambulanze demedicalizzate che circolano sul territorio casertano e non solo, e che evidenziano anche la carenza di personale in servizio ai 118. Allo Psaut di San Felice a Cancello, ad esempio, negli ultimi mesi sono state diverse le segnalazioni degli stessi operatori sanitari in servizio al 118 che sono costretti a fare i doppi turni ma anche a fare i conti con l'assenza del medico a bordo.