Caserta, caos movida: doppio scontro sulle multe salate

Casale raffredda la linea dura di Piricelli: «L’ordinanza? Serve via libera del tavolo»

I controlli
I controlli
di Daniela Volpecina
Martedì 30 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 09:33
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Inasprimento delle sanzioni, da 50 a 300 euro, e fino a un mese di chiusura per i locali che non rispettano le regole alimentando l’inquinamento acustico e generando disturbo della quiete pubblica. La proposta del comandante della Polizia locale di Caserta, colonnello Antonio Piricelli, all’amministrazione comunale di emanare una ordinanza che vada in questa direzione, ha innescato un acceso dibattito in città.

Tra i favorevoli ci sono sicuramente i residenti del centro storico che da anni denunciano i disagi legati agli schiamazzi notturni e alla movida selvaggia che si protrae fino all’alba, in particolare in via Ferrante, via Mazzocchi, via Maielli, piazza Dante e strade limitrofe: «Non solo condividiamo la proposta del comandante Piricelli – commenta Rosy Di Costanzo, presidente del comitato “Vivibilità cittadina” – ma auspichiamo pene sempre più severe contro quei gestori che non mostrano alcun rispetto per il territorio e per le sue leggi.

Il nostro auspicio è che la musica venga vietata del tutto nei pressi delle abitazioni affinché venga riconosciuto a tutti il diritto al riposo e la tutela della salute sanciti dalla Costituzione».

Poi una stoccata al vicesindaco Emiliano. «Dispiace leggere che per il vice sindaco i disagi che denunciamo non sono gravi. Probabilmente per lui la situazione non è grave perché non la vive tutti i weekend di tutto l’anno o forse perché per le istituzioni la movida è selvaggia solo se ci scappa il morto come avvenuto in via Vico nell’estate del 2021. Noi residenti intanto vorremmo dire al Comune che per noi è grave anche il fatto che questi vicoli, con i loro portoni, vengano utilizzati dai giovani ubriachi come orinatoi a cielo aperto visto che Caserta non dispone di bagni pubblici. Prima o poi qualcuno dovrà iniziare a prendersi cura di questa città e della vivibilità dei suoi abitanti».

Critici sull’eventuale ordinanza anti-movida i commercianti di via San Carlo che, riuniti in un comitato, hanno da tempo preso le distanze da ciò che accade nelle altre strade del centro storico. «Giusto rispettare le regole ma basta con le restrizioni ai commercianti – è il monito lanciato da Antonio Iuliano titolare di una pizzeria nella storica strada e componente del comitato – istituzioni e forze dell’ordine si ostinano a pensare che la soluzione per contrastare la movida irregolare sia quella di colpire la categoria, utilizzandola come capro espiatorio. Qui servono i presidi. Vanno potenziati i controlli per arginare quella fetta di giovani che esce di casa con l’intento di ubriacarsi, innescare risse, creare caos.

Non è possibile attribuire ai pubblici esercizi la responsabilità di ciò che fanno questi giovani». L’ordinanza al centro del dibattito, e che il comandante Piricelli avrebbe voluto mettere in campo già nel prossimo weekend, non avrà tuttavia un percorso breve. La tematica è da tempo al centro delle discussioni del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza e ogni soluzione amministrativa, a quanto pare, dovrà passare al vaglio di tutti i soggetti istituzionali coinvolti che dovranno condividerla e approvarla collegialmente. Un dato, quest’ultimo, che potrebbe allungare i tempi di emanazione ed attuazione soprattutto nel caso in cui il documento non dovesse ottenere un parere favorevole unanime.

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«Il Tavolo sulla movida, presieduto dal prefetto Giuseppe Castaldo e che vede la partecipazione del questore Andrea Grassi, di tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale – spiega Casale - ha stabilito che saranno messe in campo tutte le misure necessarie per superare le difficoltà create da quei pochi locali del centro storico che non rispettano le regole, causando problemi alla stragrande maggioranza delle attività, che operano in maniera seria e corretta.

Stiamo lavorando da tempo e a breve adotteremo dei provvedimenti importanti, che recepiranno le istanze che provengono dai cittadini. Tali provvedimenti, naturalmente, saranno completamente condivisi da tutti i partecipanti al Tavolo sulla movida, che sin dall’inizio stanno affrontando in maniera concreta questa situazione. Non dimentichiamo che, proprio grazie al Tavolo, sono state effettuate numerose attività di prevenzione e controllo nel centro città, che hanno tutelato la sicurezza e l’incolumità di tanti giovani, scongiurando fenomeni delinquenziali legati alla mala movida».

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