Dal MiC 6 milioni in arrivo: Sant’Agata protagonista

Quattro milioni vanno alla Diocesi per il recupero del compendio con i suoi edifici

L'edificio oggetto dei finanziamenti
L'edificio oggetto dei finanziamenti
di Vincenzo De Rosa
Lunedì 6 Maggio 2024, 00:00
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In un Mezzogiorno che sorride per la pioggia di milioni che il governo ha destinato a musei, castelli e siti Unesco un posto al sole se lo prende il Sannio. Come anticipato ieri da Il Mattino infatti dei 51 milioni annunciati dal ministro Sangiuliano, 6 andranno alla provincia di Benevento e saranno così divisi: 4 alla diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti per il recupero e la riqualificazione del compendio ecclesiale di Sant’Agata; 2 milioni invece serviranno per l’adeguamento del Museo del Sannio a Benevento. E non deve stupire la somma che il ministero ha voluto riconoscere al complesso santagatese già dimora di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Il progetto presentato dagli uffici tecnici della diocesi di Cerreto Sannita interessa infatti due chiese e due edifici e così, di fatto, una parte importante del patrimonio artistico ed architettonico del centro storico di uno dei borghi più belli d’Italia. Si scrive infatti compendio ecclesiale ma si legge seminario diocesano, chiesa della Madonna di Montevergine, Episcopio (con annesso Museo dei Luoghi Alfonsiani) e duomo dell’Assunta. Volendo offrire un’immagine plastica dell’area interessata dal progetto di recupero è quella degli edifici che circondano per due lati piazza Umberto I: quella che per i santagatesi conserva ancora il toponimo antico di Montevergine e dove sorge la statua del Santo Vescovo che guidò questa diocesi dal 1762 al 1775.

LO SCENARIO

Il progetto di recupero fortemente voluto dal vescovo di Cerreto Giuseppe Mazzafaro in verità varrebbe più delle risorse annunciate da Sangiuliano anche perché importanti sono gli interventi necessari alla riqualificazione degli edifici.

E se per il Museo dei Luoghi Alfonsiani, oggi “Mila” secondo la nuova denominazione assunta all’atto della riapertura nel luglio del 2023, si tratta di una riqualificazione della struttura per potenziare il ruolo di polo culturale dell’episcopio, in altri casi come quello del seminario o della chiesa di Montevergine siamo purtroppo dinanzi a edifici fatiscenti. Lo stesso seminario, la cui ultima destinazione è stata quella di liceo classico e poi scuola paritaria, presenta importati limiti strutturali. Discorso a parte lo merita poi l’importante duomo dell’Assunta che necessita oggi di interventi di recupero non più rinviabili. In ogni caso le somme annunciate da Sangiuliano avranno un impatto importante sui lavori di riqualificazione. Il progetto era stato presentato al ministro dallo stesso vescovo Mazzafaro in un incontro a Roma nel luglio del 2023 con il presule che aveva guidato una delegazione composta dal senatore Domenico Matera, dal soprintendente Abap per le province di Caserta e Benevento Gennaro Leva, dal presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi e dal sindaco di Sant’Agata de’ Goti Salvatore Riccio. Lo stesso progetto che è oggetto di un protocollo d’intesa sottoscritto da diocesi, Soprintendenza, Comune e Provincia. L'idea di monsignor Mazzafaro è quella di riqualificare i beni della diocesi nel centro storico di Sant’Agata e di potenziare il Museo itinerante dei Luoghi Alfonsiani per rendere il tutto uno dei poli del nascente Parco Ecclesiale Culturale «Sentire Sannio», progetto di pastorale integrata che si pone l’obiettivo della valorizzazione e della riscoperta turistica dell’intero territorio provinciale. E del quale fanno parte, con il Museo di Sant’Agata, anche le chiese barocche di Cerreto Sannita, l’itinerario dei santuari mariani della diocesi, ed i percorsi naturalistici con le grotte micaeliche guardando con attenzione anche al recupero dell’area archeologica di San Salvatore Telesino.

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