Salerno, omicidio del bengalese a Capitolo San Matteo: connazionale condannato a 14 anni di carcere

il 34enne Modhu Akon fu filmato mentre raggiungeva la zona in cui fu trovato il cadavere di Mohammed Showkot

Il cadavere ritrovato a Capitolo San Matteo
Il cadavere ritrovato a Capitolo San Matteo
di Angela Trocini
Mercoledì 1 Maggio 2024, 04:15 - Ultimo agg. 2 Maggio, 15:25
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È stato condannato a 14 anni e 2 mesi di reclusione il 34enne bengalese Modhu Akon ritenuto responsabile dell’omicidio di un suo connazionale il cui cadavere fu rinvenuto il 19 marzo 2023 in via Capitolo San Matteo, una strada periferica, chiusa al traffico veicolare, che collega la zona industriale di Salerno alla litoranea. La sentenza è stata emessa, al termine del rito abbreviato, dal gup Valeria Campanile del Tribunale di Salerno (il pm Teti aveva chiesto 18 anni di reclusione).

Ad arrivare all’individuazione del responsabile del delitto (arrestato una decina di giorni dopo il ritrovamento del cadavere e difeso dall’avvocato Giovanni Gioia) furono gli agenti della Squadra Mobile di Salerno che seguirono gli spostamenti della vittima, Mohammed Showkot, visionarono le immagini acquisite dai sistemi pubblici e privati di videosorveglianza per un raggio di 10 chilometri dal luogo in cui fu ritrovato il cadavere con la gola squarciata.

Una delle telecamere prese in esame inquadrò la vittima: i poliziotti riuscirono a scorgere l’incontro avuto con colui che si sarebbe trasformato nell’assassino.

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Almeno secondo le accuse: questi, infatti, fu filmato mentre raggiungeva la zona di Capitolo San Matteo insieme alla vittima e dalla stessa zona si sarebbe allontanato da solo. Inoltre sarebbe stata una traccia biologica della vittima rinvenuta sulla scarpa di Akon a convincere gli inquirenti della responsabilità del bengalese che non ha mai nascosto di aver incontrato la vittima ed essere rimasto in sua compagnia per alcune ore, ma sostiene di non aver ucciso Showkot.

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