Viaggi, lo studio: «Le vacanze rendono più felici del matrimonio»

Viaggi, lo studio: «Le vacanze rendono più felici del matrimonio»
Martedì 29 Novembre 2016, 16:33 - Ultimo agg. 30 Novembre, 20:29
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Viaggiare rende più felici di sposarsi e avere figli. Che si tratti di un soggiorno in una villa a 5 stelle super lusso sulla spiaggia, o di una vacanza in un accogliente bed & breakfast sperduto in campagna, l'emozione di un viaggio non si batte.

È il risultato di uno studio di Booking.com, il sito di prenotazioni online, che interpellando i propri utenti rileva come una vacanza venga spesso preferita ai momenti più importanti della nostra vita personale, come il matrimonio (49%), uscire con il partner (51%) o avere un bambino (29%). Inoltre, il 77% degli intervistati dice che quando si sente giù di morale, prenota una vacanza e si sente più felice.

Lo studio, che ha coinvolto 17 mila persone in 17 paesi diversi e ha svelato come per la maggior parte di loro un’esperienza di viaggio (dalla vacanza zaino in spalla, ai soggiorni in B&B boutique, alle vacanze in villa in famiglia, o persino alle fughe più esotiche) crei più felicità rispetto alle cose materiali (70%). Ecco perché la maggior parte delle persone (56%) preferisce una vacanza piuttosto che comprare vestiti, gioielli e altri accessori, e quasi la metà (48%) dà la priorità a un viaggio rispetto a un restyling della propria abitazione.

La carica emozionale che dà un viaggio è presente in ogni momento, dalla pianificazione, alla prenotazione, fino al viaggio e al soggiorno stessi. Anzi, è proprio la fase organizzativa a fornire la carica di felicità più immediata, e ben tre quarti degli intervistati (72%) dicono di provare un vero e proprio picco di euforia anche solo durante la ricerca di una destinazione da visitare. Più della metà (56%) si sente al massimo della felicità quando prenota una vacanza, e mette in risalto l’importanza di ricevere la conferma di prenotazione immediata, per avere la certezza di essersi assicurati l’alloggio perfetto.

Shawn Achor, studioso laureato ad Harvard, è uno degli esperti di felicità più importanti al mondo, nonché uno degli autori più di successo secondo il NY Times, e un oratore noto per la sua posizione a favore della psicologia positiva. Achor spiega che: «In un mondo dove il tempo è sempre più denaro, chi viaggia vuole un ritorno d’investimento più prezioso, che vada ben oltre il puro tempo o denaro. Perché mai dovremmo prendere giorni di ferie e spendere soldi per finire con l’essere ancora più stressati e meno felici? I dati di questo studio evidenziano una significativa correlazione tra il godersi l’esperienza di prenotazione e il sentirsi felici durante il viaggio stesso. Ciò significa che uno degli indicatori migliori per prevedere il successo di una vacanza è quindi proprio la qualità dell’esperienza di prenotazione. Un viaggio ben organizzato e che permetta di ricevere facilmente una conferma di prenotazione istantanea, può far aumentare drasticamente il nostro livello di felicità, indipendentemente dal tipo di viaggio e soggiorno. Questo è quanto dico anche nella mia ricerca pubblicata sull’Harvard Business Review: a differenza della vacanza media, un viaggio ben organizzato e a basso contenuto di stress ha il 94% di probabilità di farci tornare al lavoro con più energia, entusiasmo e felicità».

Prenotare un viaggio crea addirittura assuefazione, tanto che oltre un terzo (35%) degli intervistati dice di iniziare a cercare una meta da visitare già con diversi mesi di anticipo, e il 5% comincia ben un anno prima della partenza.

Per non parlare poi dell’anticipazione di cosa ci aspetta una volta in viaggio. Tra la prenotazione e la partenza, un quarto degli intervistati dice di provare una carica di felicità una o più volte al giorno, quando pensa alla vacanza (39%). Durante l’attesa, 8 persone su 10 (80%) dicono di sentirsi felici guardando una mappa della destinazione, o cercando cosa visitare, mentre più della metà si sente felice al pensiero di fare shopping per rinnovare il guardaroba in occasione della vacanza (52%). Circa 8 persone su 10 (79%) dicono che guardare foto della destinazione e di alloggi spettacolari (appartamenti, ville, hotel o B&B) li fa sentire più felici mentre aspettano di andare in vacanza, e a 6 persone su 10 (61%) piace leggere le recensioni dell’alloggio che hanno prenotato anche a prenotazione effettuata.

Nonostante ciò, non c’è trepidante attesa che possa rimpiazzare la felicità di essere realmente in vacanza, e per oltre 6 persone su 10 (62%) il picco della felicità è mettere il messaggio di “out of office” nella propria e-mail prima di andare in ferie. Quasi 9 persone su 10 (87%) dicono che i momenti più felici della vacanza sono il primo giorno e vedere il proprio alloggio per la prima volta (83%). Il 70% pensa che la cosa migliore di una vacanza sia sentirsi davvero come a casa: più di due terzi si sente felice durante un soggiorno in hotel, ostello o villa (67%), mentre il resto degli intervistati si sente al top preferisce un appartamento o una casa condivisi con una persona del posto (33%).

«Studio dopo studio, emerge sempre di più l’importanza della “fase di attesa” durante la pianificazione e l’immaginazione del viaggio. Questa nuova ricerca di Booking.com dimostra l’impatto di questa carica di felicità, che equivale o addirittura supera l’emozione che proviamo nel giorno del nostro fidanzamento. Oltre un decennio di ricerche dimostra che il vero vantaggio competitivo da possedere nel mondo moderno è avere un cervello attivo e che pensa in modo positivo. Infatti, da poco ho constatato che chi usa tutti i propri giorni di ferie non solo è più felice, ma ha anche il 34% di possibilità in più di ricevere un bonus nei 3 anni successivi. Quindi è dimostrato: viaggiare felici paga».
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