Siti romani fuori dall'Italia: ecco i più incredibili e quelli meglio conservati

Siti romani fuori dall'Italia: ecco i più incredibili e quelli meglio conservati
di Francesca Spanò
Lunedì 10 Aprile 2017, 10:30 - Ultimo agg. 11 Aprile, 11:57
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Non c’è luogo al mondo, anche il più remoto, che non sia intriso di passato e di una storia che vale sempre la pena di raccontare. Un libro a cielo aperto le cui pagine sono fatte di monumenti e testimonianze arrivate fino a noi. Di certo, tra i popoli più prolifici e fieri, il cui ingegno ha gettato le basi per progetti tecnologicamente sofisticati in uso ancora oggi, ci sono gli antichi romani. Un impero, il loro, che ha conosciuto molte vittorie e conquiste e il cui valore si nota ancora in gran parte del globo e non solo in Italia. Ecco i siti fuori dal nostro Paese, che andrebbero visitati in un giro tematico dal grande valore culturale.
 

 

Andar per siti romani: ecco dove

Leptis Magna, in Libia: si trova lungo la costa mediterranea del Paese ed è stata una grande potenza grazie al commercio molto fiorente di olive e animali esotici. Si possono visitare ancora oggi templi, fori, mosaici, teatri, circhi conservati magnificamente. E poi ci sono le Terme di Adriano, a regalare un vero e proprio salto nel tempo.

Jerash, in Giordania: archi superbi in uno scenario di verde, rovine e ampie strade, piazze colonnate, teatri, terme e templi. Ogni giorno, nell’ippodromo che accoglieva fino a 15mila spettatori, si può assistere alla corsa delle bighe.

Palazzo di Diocleziano a Spalato in Croazia: imperatore romano in pensione, decise di farsi edificare questo immenso palazzo vicino al mare e lo fece circondare da mura. Oggi è di fatto una cittadella fortificata ricca di elementi notevoli. Dai capitelli del Peristilio, al mausoleo oggi Cattedrale di San Doimo fino alle sale del seminterrato del palazzo, il tour è davvero molto interessante.

Pont du Gard, Francia: l’obiettivo dei romani era anche conquistare nuovi territori e sottomettere le popolazioni, realizzando nel frattempo opere di grande bellezza. Furono loro ad esempio a completare un vasto sistema di canali che portasse acqua alla Colonia Nemausensis, insediamento che sorgeva dove oggi c’è Nȋmes. Era lungo ben 50 km. Poi c’era il Pont du Gard con 35 piccoli archi sistemati a 50 metri di altezza sulla valle e con massi dal peso notevole.

Volubilis in Marocco: un sito fondamentale del Paese che sorge non lontano dai vicoli della medina medievale di Meknès e da Moulay Idriss, creando così curiosi contrasti. Oltre al Foro di 1300 mq è bello osservare le antiche case ancora quasi intatte, con splendidi mosaici.

Butrint in Albania: qui la fusione di influenze e culture si sente tutta. Del resto i romani erano noti per la loro capacità di adattarsi ai contesti molto differenti fino a creare monumenti di propria matrice accostati, come in questo caso, allo stile bizantino, veneziano e ottomano. Intorno boschi e una costa paludosa che al tramonto assumono sfumature uniche.

Vindolanda, il Vallo di Adriano in Inghilterra: fu costruito tra il 122 ed il 128 d.C e porta il nome di questo noto imperatore.
Completato lungo 80 miglia romane, circa 117 chilometri, è munito di fortini e torrette per prevenire incursioni di stranieri. Il forte di Vindolanda a sud del vallo, con il museo, mostra come vivevano i soldati. 

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