La Stazione Termini di Roma: storia di un luogo in continuo cambiamento

La Stazione Termini di Roma: storia di un luogo in continuo cambiamento
di Francesca Spanò
Mercoledì 14 Dicembre 2016, 10:25 - Ultimo agg. 27 Dicembre, 19:55
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Ogni luogo, specie se di passaggio, ha mille storie da raccontare quotidianamente ed una più importante di tutte: la propria. Come la Stazione Termini dove ogni giorno i turisti vanno e arrivano, giovani coppie si incontrano e si perdono per sempre e sguardi silenziosi aspettano un treno che porti una felicità lontana. Tutti corrono e si affrettano ed in pochi si ricordano di chiedersi come è nata e come è diventata nel tempo ciò che è oggi. Basta scorgere poi qualche vecchia foto per risvegliare romantici quesiti e trovarsi ad immaginare altri anni, diversi contesti ma i medesimi binari ed uguali emozioni che sembrano vibrare nell’aria da ben più di un secolo.

Dove si trova e come è cominciata la sua costruzione

La stazione si trova sul colle Esquilino ed il suo nome non è casuale, ma deriva da una deformazione del termine latino thermae, che si riferiva a sua volta alle terme di Diocleziano. La sua costruzione cominciò intorno al 1860 e tre anni dopo era già fruibile. Fu Pio IX a vedere il progetto mostratogli dal commissario generale delle Ferrovie pontificie. Solo nel 1867 però si iniziò a lavorare alla struttura odierna.

Il primo nome e il nuovo mercato: dal passato al presente

All’inizio si chiamava "Stazione Centrale delle Ferrovie Romane", oggi è in continua evoluzione tanto che da ottobre c’è un'ulteriore novità. Al suo interno ha aperto il Mercato Centrale Roma, il mercato cittadino dove la gastronomia con prodotti di alta qualità la fa da padrone. Si trova negli spazi dell’ex dopolavoro ferroviario, con ingresso da Via Giolitti 36 (Ala mazzoniana)  tra 1900 mq di superficie con 500 posti a sedere, 15 botteghe del gusto tutte a vista, poste al piano terra. Al primo piano, invece, c’è Dispensa, con prodotti, conserve e gastronomia d'eccellenza, l’enoteca e il ristorante dove il protagonista è lo chef Oliver Glowig. L’apertura è giornaliera, dalle sette a mezzanotte.

Stazione Termini: com’era e com’è

All’inizio nella piazza vicina c’era l’obelisco di Dogali, dell’epoca del faraone Ramsete, che oggi si trova nella piazza dei Cinquecento nel giardino di via delle Terme di Diocleziano. Alla fine della Conflitto Mondiale la stazione fu riqualificata e riaperta nel 1950. Oggi, invece, si presenta con una pensilina in cemento detta “il dinosauro” e da diversi moderni negozi all’interno.