Bandiere arancioni del Touring club a sette borghi della Tuscia sulle 19 totali del Lazio

Il lago di Bolsena punteggiato dall'Isola Bisentina
Il lago di Bolsena punteggiato dall'Isola Bisentina
di Carlo Maria Ponzi
Giovedì 25 Gennaio 2018, 12:24 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 14:37
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Bandiere arancioni del Touring Club italiano: la Tuscia ha fatto il pieno. Tra i 19 vessilli assegnati nel Lazio, ben 7 garriscono al vento di altrettanti centri del Viterbese: Bolsena, Bomarzo, Calcata, Caprarola, Sutri, Tuscania, Vitorchiano. L’annuncio è arrivato ieri l’altro, nel corso di una cerimonia svoltasi a Genova, alla presenza di oltre 150 sindaci di comuni con meno di 15.000 abitanti cui è dedicato il riconoscimento del triennio 2018-2020.
  
“Un riconoscimento – sottolinea il sindaco di Bolsena Paolo Equitani – che, per quanto ci riguarda, è stato ribadito per il sesto anno consecutivo. Questo significa che la strada che abbiamo intrapreso per lo sviluppo turistico della città è quella giusta”. In effetti, le bandiere arancioni premiano le amministrazioni locali che perseguono l’obiettivo di una maggiore valorizzazione del proprio territorio, del suo paesaggio, della sua storia, cultura e tipicità, e mettere in campo così interventi di crescita economica sostenibile.
 
“Il nostro lavoro di questi ultimi anni – rileva Equitani – è andato esattamente in questa direzione. Ed ecco che abbiamo messo a sistema attività culturali, di difesa dell’ambiente e della natura, a cominciare da quell’unicum rappresentato dal lago. Per dire: proprio in questo momento, sto camminando su un sentiero che delimita il mio campeggio e sono apparsi tre aironi bianchi che non temono più la presenza dell’uomo. Che ben 7 comuni della Tuscia su 19 abbiano ottenuto la bandiera arancione significa che la nostra provincia, nel suo complesso, ha capito che solo la storia, la cultura e le tipicità enogastronomiche sono le carte vincenti per una crescita virtuosa”.
 
“La Bandiera arancione – spiegano al Touring  Club - è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Porta benefici reali e tangibili alle strutture ricettive e supporta un vero e proprio “circolo virtuoso”
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